Milano, 29 nov. (LaPresse) – E’ l’arena di Milano di ‘X Factor’ lo scenario scelto da SkyTg24 per il confronto tra i tre candidati alla segreteria del Pd. Un confronto, quello tra Matteo Renzi, Pippo Civati e Gianni Cuperlo, dai toni bassi. Novanta minuti di faccia a faccia sui temi di attualità e sui progetti nel caso di vittoria nelle primarie della prossima settimana. Un po’ a sorpresa, il più brillante del terzetto è Pippo Civati che più volte si lascia andare a battute e addirittura cita Corrado Guzzanti quando parla della possibile affluenza ai gazebi per le primarie: “Faremo il porta a porta per portare le persone a votare per le primarie. Ci saranno gli ‘spingitori’ di primarie”. Al centro del confronto, ovviamente, anche un giudizio sull’esecutivo di Enrico Letta nei primi mesi di lavoro. Civati dà un voto “negativo, non raggiunge la sufficienza. Non per colpa di Letta ma dell’impianto”. Più positivi Cuperlo e Renzi. Per il sindaco di Firenze il voto “raggiunge la sufficienza” ma “i prossimi 12 saranno ottimi perché gli daremo una mano noi come Pd. Mi piace tirare in porta e far gol, ma se c’è una squadra il compito è passare la palla e fare assist e tutti insieme vinciamo lo scudetto. Ma bisogna riuscire finalmente a fare cose. Su troppe vicende si è rinviato. Abbiamo un anno, non va perso neanche un giorno”. Per Cuperlo il voto a Letta “è più che sufficiente, ha restituito autorevolezza all’Italia. Il Governo fatto meno del necessario, ma adesso bisogna cambiare passo a partire dalla legge di stabilità”.
LA PATRIMONIALE. Fra i tanti temi trattati, il conduttore del confronto Gianluca Semprini chiede se sia giusto istituire una patrimoniale. Il più deciso è Cuperlo: “La mia risposta è sì, è giusto”. “Abbiamo abbassato tasse sul patrimonio ed è stata una follia. Dobbiamo anticipare la lotta all’evasione con l’abbassamento delle tasse sul lavoro, abbassare la spesa pubblica, bisogna fare l’anagrafe dei patrimoni e rivedere il catasto. La parola è ‘progressivo'”, dice Civati. Più cauto Renzi: “Una tassa sui grandi patrimoni? Sì, ma solo dopo che la politica dà il buon esempio e inizia a tagliare lei, dopo che il fisco è chiaro. Ora sembra la settimana enigmistica la gazzetta ufficiale da quante sigle han messo”.
BERLUSCONI. “Non lo so, invito a stare prudenti. Tutte le volte che pensavamo fosse finito, Berlusconi ci ha fregato alle elezioni. In questi 20 anni la sinistra è stata subalterna a Berlusconi, ci ha dettato l’agenda e ha comandato il gioco. Io mi candido a segretario del Pd perchè sogno una sinistra e un Pd che sia capace di convincere e di pensare agli italiani e non a Berlusconi”. Così Matteo Renzi risponde quando Semprini gli chiede se è davvero finito il ventennio di Silvio Berlusconi. Per Civati, invece, “Berlusconi sarà ancora il nostro avversario. Ci sarà ‘Berlusconi e eredi’, ‘Berlusconi e figli’. Noi facciamo le primarie, loro faranno le ereditarie tra Marina e Barbara”. E quando gli si fa notare che Marina Berlusconi ha già detto di non volere scendere in campo, risponde: “Fanno sempre così, ma poi alla fineà Non mi fido di Alfano, è stato l’uomo delle leggi ad personam, del lodo Alfano. Anche se si è dimenticato della personam, ora dice che sono cugini, cugini di campagna, della campagna elettorale”.
DIRITTI GAY. Posizioni simili ma approccio diverso per i tre candidati alla segreteria del Pd sulle unioni omosessuali. “Sono per la totale uguaglianza – dice Civati – sono per i matrimoni egualitari. Voglio che il Pd faccia una discussione aperta. Non voglio reticenze e imbarazzi” e spiega di esser favorevole anche ad adozioni e affidi. Anche Gianni Cuperlo afferma che “non si deve avere paura delle parole e bisogna amare le persone. Estendere i diritti civili non è mai un gioco a somma zero, aiuta tutti”. Più cauto, invece, Matteo Renzi che chiede una civil partnership per “non impantanarsi sulla parola ‘matrimonio'”. “L’unica certezza che mi guida – conclude Civati – è la laicità dello Stato”.
LA LEGGE ELETTORALE. “Mai più al voto con questa legge elettorale, è un impegno morale con gli italiani. La cosa migliore è il doppio turno di collegio con la garanzia della certezza sulla governabilità del Paese”, dice Gianni Cuperlo. Per Matteo Renzi non c’è una legge elettorale ideale, l’importante è che garantisca governabilità e impedisca gli inciuci: “Chi vince, vince. In Italia non si sa mai. Chi vince governa per 5 anni, senza inciuci”. Pippo Civati chiede il ritorno al Mattarellum: “E’ la cosa più facile, col le modifiche del caso”.
I REDDITI. Matteo Renzi guadagna 4.300 euro al mese nette, ha una casa con un mutuo trentennale, una macchina insieme a sua moglie, ha ricevuto in campagna elettorale contributi per 67mila euro e aveva una bicicletta ma “me l’hanno fregata”. Pippo Civati, invece, ha uno stipendio da parlamentare, di cui un terzo va al partito, e prende 8mila euro netti al mese, ha una macchina ma vive in affitto e ha raccolto “più di Renzi, 77mila euro”. Anche per Gianni Cuperlo stipendio da 8mila euro al mese, “vivo in affitto a Roma da 20 anni, ho una auto classe A del ’98 e una Vespa 300 nera, ho raccolto 70-80mila euro”.
I PANTHEON. Nel Pantheon di Gianni Cuperlo ci sono “Enrico Berlinguer perché è stato un uomo che ha testimoniato una concezione alta della politica” e “Rosa Parks si sedette in un autobus nel 1955, era una donna di colore e ha cambiato la storia dei diritti umani in occidente”. In quello di Matteo Renzi Meme Auzzi, “coraggioso militante del Pd che avrebbe fatto di tutto per non votare per me”, e “Don Primo Mazzolari perché diceva ‘mi impegno'”. Nel Pantheon di pippo CIvati ci sono invece il sindaco di New York Bille De Blasio e “una sindaca che ha mollato, Maria Carmela Lanzetta, ex sindaco di Monasterace. Se vinco la metto nella direzione nazionale del Pd”.
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