Roma, 2 dic. (LaPresse) – “Sollecito” un insieme “di interventi concertati al livello nazionale, regionale e locale per far emergere da una condizione di insostenibile illegalità e sfruttamento – senza porle irrimediabilmente in crisi – realtà produttive e occupazioni che possono contribuire allo sviluppo economico toscano e italiano”. Così, in una lettera inviata al presidente della Toscana Enrico Rossi, il capo dello Stato Giorgio Napolitano, in merito alla tragedia avvenuta ieri a Prato, dove sette cittadini cinesi sono morti nel rogo dell’azienda in cui lavoravano. “Condivido – scrive a Rossi – la necessità da lei posta con forza di un esame sollecito e complessivo della situazione che ha visto via via crescere a Prato un vero e proprio distretto produttivo nel settore delle confezioni, in misura però non trascurabile caratterizzato da violazione delle leggi italiane e dei diritti fondamentali dei lavoratori ivi occupati”. Nella lettera a Rossi, Napolitano esprime “miei sentimenti di umana dolorosa partecipazione per le vittime della tragedia del rogo che ha distrutto un opificio cinese, suscitando orrore e compassione in tutti gli italiani”.