Roma, 8 dic. (LaPresse) – E’ un fronte compatto e inusuale contro il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quello formato da Beppe Grillo e Renato Brunetta. Leader del Movimento 5 Stelle uno, ex ministro e capogruppo dei deputati di Forza Italia l’altro, entrambi hanno attaccato oggi il capo dello Stato. Terreno dello scontro è la legge elettorale. In partenza da Milano per tornare a Roma dopo avere assistito alla messa in scena della Traviata al Teatro della Scala, Napolitano ha commentato un’intervista rilasciata oggi a Repubblica dal costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, nella quale parlava di uno “schiaffo” al Parlamento da parte della stessa corte, che nei giorni scorsi ha bocciato il Porcellum. “Ci si è cacciati in un vicolo cieco – ha detto – del quale è difficile vedere l’uscita. Possiamo prevedere che ci sguazzeranno a lungo politici, politicanti, giuristi, azzeccagarbugli. Cerco di non far la fine di questi ultimi. Siamo forse alla fine di un ciclo”.
NAPOLITANO: CAMERE SONO LEGITTIME. Il capo dello Stato ha di fatto ribadito la legittimità delle Camere. “Gli argomenti – ha detto Napolitano riferendosi alle parole di Zagerbelsky – dal punto di vista politico e istituzionale sono inoppugnabili e vanno nella direzione opposta” a quanti sostengono che il Parlamento, dopo la decisione della Corte Costituzionale, sia illegittimo”. Parole, quelle del presidente della repubblica, che hanno immediatamente scatenato le reazioni di Brunetta e di Grillo.
BRUNETTA: NAPOLITANO SCARDINA LA COSTITUZIONE. Il presidente della Repubblica, ha commentato Brunetta, “non ha né poteri né competenze circa la legittimazione del Parlamento” e ” non spetta” al Quirinale “interloquire sulla validazione degli eletti e la completa composizione delle Aule”. Per il deputato di Forza Italia, “purtroppo, a forza di compensare, sopperire e sostituirsi, si sta completamente scardinando la Carta costituzionale”. Il capogruppo azzurro alla Camera poco dopo ha rilanciato con una lettera aperta allo stesso Napolitano. “Tentare di legittimare il Parlamento – scrive – delegittimando chi vuole prendere sul serio la sentenza traendone le inevitabili conseguenze giuridiche e politiche, rischia di esacerbare ulteriormente gli animi. E in questo momento drammatico nessuno se lo può permettere”. “Non possiamo oggi seguirla – aggiunge Brunetta – nel tentativo di tamponare il pasticcio di una Corte costituzionale che – peraltro contravvenendo ad una giurisprudenza della Cedu – ha dichiarato illegittima la legge elettorale con una inaudita sentenza in progress di cui non si conosce né il dispositivo né le motivazioni”.
GRILLO: NAPOLITANO E’ INCOSTITUZIONALE AL QUADRATO. Il leader del Movimento 5 stelle sul suo blog commenta che “Napolitano dal Quirinale non lo smuove nessuno. Il fatto che sia un presidente incostituzionale al quadrato non lo turba”. “L’unico atto degno che gli rimane – dice Grillo – è tornare alla legge precedente (basta un voto in aula), il Mattarellum, sciogliere le Camere e non farsi più vedere in giro”. Nel post sul blog, dal titolo ‘L’infallibilità di Napolitano’, è stato pubblicato un fotomontaggio del presidente della Repubblica travestito da papa. “Habemus papam – inizia l’intervento di Grillo – il pastore quirinalizio Giorgio Napolitano ha acquisito motu proprio l’infallibilità papale in materia elettorale e costituzionale. Se Napoleone fu incoronato re d’Italia nel Duomo di Milano, Napolitano è stato incoronato due volte dal porcellum cum gaudio”.
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