Roma, 18 gen. (LaPresse) – Dopo due ore e mezza di colloquio è terminato l’incontro al Nazareno tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sulla legge elettorale. Il leader di Forza Italia ha lasciato la sede del Pd uscendo con la scorta. Il traffico è stato deviato e l’auto con a bordo il Cavaliere ha preso un tratto di strada in contromano per arrivare a Palazzo Grazioli dribblando giornalisti e contestatori. Il segretario del Pd ha tenuto una conferenza stampa al Nazareno spiegando di avere trovato “una profonda sintonia tra le proposte del Pd e quelle che abbiamo avuto modo di discutere oggi con Silvio Berlusconi e Forza Italia”. Soprattutto su tre punti: riforma del titolo V della Costituzione, legge elettorale e riforma del Senato. Soddisfatto anche Silvio Berlusconi, che lascia le sue parole ad un videomessaggio in cui si dice lieto “del cambio di rotta del Pd” e dell’accordo con Renzi che “prevede una nuova legge elettorale che porti al consolidamento dei grandi partiti in un’ottica di semplificazione dello scenario politico”. La visione critica del Governo Letta resta, precisa Berlusconi, ma Forza Italia ” appoggerà in Parlamento le riforme volte a semplificare l’assetto istituzionale del Paese, e, in particolare, quelle relative alla trasformazione del Senato e alla modifica del Titolo Quinto della Costituzione”.
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, era arrivato – puntualissimo alle 16 – nella sede del Pd, in via del Nazareno, per il colloquio con il segretario democratico Matteo Renzi. Il Cavaliere è arrivato in auto da Palazzo Grazioli ed è entrato da un ingresso secondario seguito dal pulmino della scorta. La sua auto è stata colpita da alcune uova, lanciate un gruppo di persone che, fuori dal Nazareno, gridavano ‘Vergogna! Vergogna!’.
I giornalisti sono rimasti dietro un cordone creato dalle forze dell’ordine. Dall’altra parte della strada, invece, sempre dietro alla polizia c’era un gruppo di manifestanti che, mentre l’incontro con Renzi è in corso, continua a gridare slogan contro Berlusconi e il segretario del Pd.
Matteo Renzi era arrivato alla sede del Pd, poco prima delle 15. Il segretario, circondato da telecamere e giornalisti, ha dribblato qualsiasi domanda e con la mano ha anche cercato di pararsi il viso. In cappotto scuro ha fatto il suo ingresso più di un’ora prima dell’incontro con il Cavaliere.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata