Roma, 29 gen. (LaPresse) – La Camera ha approvato il decreto Imu-Bankitalia, quindi il provvedimento ora è legge. La presidente della Camera ha usato lo strumento della ghigliottina, fra le proteste dei parlamentari che si sono opposti. Il decreto è stato approvato con 236 sì e 29 no. In aula alla Camera a protestare sono stati soprattutto i deputati M5S, che si sono presentati in aula con un bavaglio e il tricolore. La capigruppo che era stata convocata più di un’ora fa, per applicare la cosiddetta ghigliottina sul provvedimento Imu. Iscritti a parlare c’erano 174 deputati fra M5S, Sel e altri partiti. Tutti questi interventi avrebbero ostacolato l’approvazione del decreto legge che scadeva oggi a mezzanotte e che avrebbe portato gli italiani a pagare la seconda rata dell’Imu.

Con il termine ‘ghigliottina’ si intende quando in aula si interrompono la discussione e gli interventi in aula. Questo strumento è diverso dalla ‘tagliola’, con la quale si interrompono gli ordini del giorno. Il clima alla Camera è stato molto teso per tutto il giorno ma gli animi si sono andati riscaldando fino al momento del voto, quando sono anche volati gli insulti e sono stati esposti dei cartelli, che la presidente Boldrini ha ordinato di rimuovere. Alcuni deputati del Movimento 5 Stelle hanno ripreso la scena con il loro smartphone.

LA GIORNATA. Muro contro muro alla Camera sul decreto Imu-Bankitalia. Il Movimento 5 Stelle ha proseguito tutto il giorno con l’ostruzionismo e la presidente dell’aula Laura Boldrini ha sospeso la seduta. La terza carica dello Stato è intenzionata a interrompere l’ostruzionismo utilizzando la cosiddetta ‘tagliola’, un atto che interromperebbe il voto degli innumerevoli ordini del giorno e sottoporrebbe il provvedimento immediatamente al voto. E’ infatti una corsa contro il tempo quella che si trova di fronte l’aula della Camera: scadono oggi i sessanta giorni per la conversione del provvedimento in Parlamento e qualora il decreto dovesse decadere, tra le altre misure, si direbbe dire addio allo stop alla seconda rata dell’Imu 2013 sulla prima casa.

“Signor Presidente le chiediamo di non applicare la ‘tagliola’. Siamo all’opposizione ma rappresentiamo il 25% dell’elettorato e le chiediamo di poter dar voce alla nostra protesta democratica”, è stato l’appello in aula della deputata grillina Mara Mucci. Ma già ieri sera Boldrini aveva sottolineato che anche se si era evitato di mettere la cosiddetta tagliola sugli odg, era comunque importante evitare che il provvedimento decadesse. “Fatto che – ha scritto su Facebook – avrebbe, tra l’altro, anche la disastrosa conseguenza di costringere gli italiani a versare la seconda rata dell’Imu sulla prima casa”. Boldrini aveva fatto appello al senso di responsabilità dei gruppi parlamentari per “scongiurare il ricorso alla tagliola”. Appello caduto nel vuoto.

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