Roma, 5 feb. (LaPresse) – Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha incontrato questa mattina a palazzo Chigi, insieme al ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, i capigruppo di maggioranza di Camera e Senato. Al centro della riunione, viene riferito, “la gestione parlamentare” dei decreti (nove in tutto, di cui sei in scadenza) attualmente all’esame del Parlamento.
I capigruppo hanno rappresentato al premier “la necessità di chiudere la verifica di Governo che si era impegnato a fare”. E’ quanto ha riferito il capogruppo dei Popolari per l’Italia alla Camera, Lorenzo Dellai, lasciando palazzo Chigi. “L’auspicio – ha aggiunto – è che si possa concludere al più presto questa fase”, per rendere “più forte il Governo” e “il suo profilo politico”.
“Abbiamo discusso – ha spiegato il capogruppo dei Popolari per l’Italia alla Camera, Lorenzo Dellai lasciando palazzo Chigi – su come affrontare questa fase” di gestione parlamentare dei provvedimenti d’urgenza. “La maggioranza – ha aggiunto – concorda con il richiamo fatto dalla presidente Boldrini, ritiene però che per ottenere il risultato di ridurre il numero di decreti è importante che i regolamenti parlamentari prevedano un modo diverso di discussione e approvazione dei provvedimenti” con “regole a garanzia del Governo e delle opposizioni” affinché si abbiano “delle corsie preferenziali per i provvedimenti urgenti e la possibilità di garantire la discussione parlamentare”.
Gianni Cuperlo e la minoranza del Pd non cambiano idea sulla rotta da seguire per dare nuovo slancio all’esecutivo. La soluzione migliore, viene spiegato in ambienti parlamentari, è costituita da una ripartenza del governo Letta, il cosiddetto Letta bis, che dia un segnale di “discontinuità” nei contenuti programmatici e “recuperi prestigio e autorevolezza anche attraverso una compagine ministeriale rinnovata”. No, invece, come apparso oggi in un articolo di uno dei principali quotidiani italiani, alla presunta staffetta Letta-Renzi alla guida di palazzo Chigi.