Roma, 18 mar. (LaPresse) – Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha inviato 60 uomini tra polizia e carabinieri per dare maggiore impulso alle ricerche dei killer che ieri notte hanno freddato il pregiudicato Cosimo Orlando, la sua compagna di 30 anni e il bambino di lei di 4 anni mentre tornavano a casa a bordo della loro automobile.
“Dopo tragici fatti di ieri – scrive Alfano su twitter – ho disposto immediato invio in provincia di Taranto di oltre 60 operatori reparti Polizia di Stato e Carabinieri”. E aggiunge in un altro tweet: “Strage Taranto, impulso ad attività di controllo e ad azione investigativa. Stato darà risposta rapida e concreta a fatto inaudita ferocia”.
E del rischio di un risveglio della mafia, parla il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. “Credo – ha detto a margine di un’iniziativa pubblica – che lo Stato debba reagire di fronte a una strage così efferata che ancora una volta dimostra quanto la modalità operativa delle mafie abbia dentro di sè un codice di disumanità e di barbarie assoluta”. “Le forze dell’ordine, la magistratura facciano piena luce – ha proseguito – consegnino alla giustizia gli autori di questa strage ma tutti quanti noi siamo chiamati a compiere una riflessione sui rischi del ritorno degli anni peggiori in una città come Taranto e non solo”. “L’illegalità – ha aggiunto il governatore pugliese – è una specie di autostrada che consente di arrivare a tutte le destinazioni desiderate”.
Un appello alle forze dello Stato arriva poi da Pina Picierno, responsabile Legalità e Sud del Pd e componente della Commissione Antimafia che chiede al ministro Alfano di recarsi di persona a Taranto. “Una pericolosa escalation di inaudita violenza: a questa ferocia si risponda riaffermando la legalità e la presenza dello Stato in difesa dei suoi cittadini. Bene ha fatto il ministro Alfano ad inviare rinforzi promettendo la massima severità e risolutezza per assicurare alla giustizia gli autori di questa spaventosa mattanza”, ha detto . “Ritengo – aggiunge – che possa essere un segnale importante che lo stesso ministro dell’Interno si recasse personalmente in questi luoghi al fine di valutare la situazione e predisporre tutte le misure necessarie”.
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