Roma, 2 apr. (LaPresse) – La sezione disciplinare del Consiglio Superiore della magistratura ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Antonio Di Matteo e Francesco Messineo “per essere rimasti esclusi gli addebiti”. Il pm di Palermo Di Matteo era accusato di aver rivelato l’esistenza di alcune telefonate fra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino nel corso di un’intervista a ‘Repubblica’. Cadono, dunque, anche le accuse contro il procuratore di Palermo Messineo per non aver segnalato il comportamento di Di Matteo.
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