Palermo, 11 apr. (LaPresse) – Nessuna notifica di arresto per l’ex senatore del Pdl Marcello Dell’Utri. A dirlo sono fonti dei carabinieri e della polizia di Milano che spiegano di non essere stati informati dal Tribunale di Palermo del provvedimento emesso nei confronti di Dell’Utri e quindi di non essersi recati a casa sua per arrestarlo.

Il quotidiano ‘La Stampa’ questa mattina rivelava che l’ex senatore Marcello Dell’Utri si sarebbe reso latitante a pochi giorni dalla sentenza definitiva sul concorso esterno in associazione mafiosa. Anche il suo legale racconta di averlo visto l’ultima volta molte settimane fa, ma non conferma la notizia dell’ordine di arresto. L’udienza, intanto, è prevista per martedì 15 aprile. “Ho saputo dai giornali – spiega l’avvocato Giuseppe Di Peri – dell’ordine di custodia cautelare che non mi è stato notificato in quanto i legali della difesa lo apprendono soltanto una volta eseguito. L’ultima volta mi sono visto con lui a Milano diverse settimane fa. La prossima settimana, martedì 15 aprile, è prevista l’udienza: deciderà lui se presentarsi. Che sia tutto regolare, non lo so”. E anche alla Fondazione della Biblioteca di via Senato a Milano, ente culturale creato e presieduto da Dell’Utri, oggi l’ex senatore non si è visto.

“Il suo telefono – si legge su ‘La Stampa’ – squilla a vuoto, lontano, come se Marcello Dell’Utri fosse chissà dove. E in effetti è chissà dove: un ordine di custodia cautelare è stato emesso contro di lui dalla terza sezione della Corte d’appello di Palermo, ma non è stato eseguito, perché gli agenti della squadra mobile di Milano non hanno trovato l’ex delfino di Silvio Berlusconi”.

Esotica la destinazione ipotizzata. “Troppo tardi – scrive ‘La Stampa’ – l’ex senatore del Pdl, condannato a sette anni per mafia e che attende per martedì la sentenza definitiva, potrebbe essere all’estero, in Guinea Bissau, Libano, Repubblica Dominicana”. Non sarebbe la prima volta per Dell’Utri. Secondo la ricostruzione del quotidiano “in quest’ultimo Paese si era già rifugiato due anni fa, in circostanze analoghe, quando sparì nei giorni in cui la Cassazione doveva decidere la sua sorte”.

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