Roma, 7 mag. (LaPresse) – “Ancora in questo momento restano delicatissime le condizioni del giovane (il tifoso del Napoli, Ciro Esposito ndr), sottoposto a nuovo intervento chirurgico per sopravvenute complicazioni”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in una informativa alla Camera in merito agli episodi che si sono verificati a Roma in occasione della finale di Coppa Italia. La polizia “ha dovuto sedare la reazione dei supporter partenopei, conviti che i responsabili del ferimento di Ciro Esposito fossero state le forze dell’ordine”, ha aggiunto il presidente dell’Ncd. “Non vi è stata alcuna trattativa” con gli ultras del Napoli “come confermano le relazioni degli organi federali presenti in campo”, ha ribadito Alfano parlando di quanto avvenuto all’interno dell’Olimpico, con il dialogo tra il capitano del club partenopeo Marek Hamsik e il capo ultrà dei napoletani, ‘Genny ‘a Carogna’, avvenuto prima del fischio d’inizio del match.
NUOVI TEST SU DE SANTIS. Il ministro dell’Interno ha anche annunciato che sono in corso “ulteriori rilevi sul De Santis per l’uso dell’arma da fuoco” alla luce del “risultato non dirimente della prova stub”. Inoltre bisogna accertare se De Santis abbia agito da solo o no. Su un punto il titolare del Viminale è categorico: “E’ infondato dire che il dispositivo di sicurezza abbia avuto lacune”. Poi spiega che sull’ultrà giallorosso ci sono ” evidenti elementi di responsabilità per il ferimento dei tre supporter napoletani” anche se “il video non riprende la persona che ha sparato, ma riproduce il rumore di quattro colpi in rapida successione”.
GRATI ALLA FAMIGLIA RACITI. Alfano ha poi ringraziato la famiglia dell’ispettore Raciti e i tifosi di entrambe le squadre. “Voglio esprimere un grato ricordo all’ispettore Raciti e una sincera gratitudine alla sua famiglia”, ha detto. Grazie anche “alle tifoserie di Napoli e Fiorentina, che nella stragrande maggioranza sono civili, amano il calcio e hanno la passione per questo sport”, ha sottolineato Alfano.
L’INNO FISCHIATO. I fischi dello stadio Olimpico all’inno di Mameli, in occasione della finale di Coppa Italia tra il Napoli e la Fiorentina, per Alfano, hanno rappresentato “il culmine dell’inciviltà”. “La partita – ha concluso il ministro dell’Interno – si sarebbe svolta comunque anche per scongiurare rischi da deflusso”.
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