Firenze, 9 mag. (LaPresse) – L’Europa deve avere “la crescita e l’occupazione come priorità. È giusto salvare gli Stati, giusto salvare le banche ma dobbiamo salvare la classe media“. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso del suo intervento al ‘The state of the Union 2014’, la tre giorni di incontri sull’Europa che si tiene a palazzo Vecchio, a Firenze.
Renzi non ha risparmiato un attacco a chi, come Lega e M5S, minaccia di voler uscire dalla moneta unica europea. “E’ sconclusionato chi vuole uscire dall’euro. Uscire per andare dove? Per fare cosa?”.
Quindi una stoccata all’austerity europea. “Noi siamo – ha chiarito Renzi – di fronte al rischio di una riduzione dell’Europa soltanto alle questioni economiche e finanziarie”. E il monito: “Oggi non mi preoccupa più quello spread finanziario, che è passato a meno 150 punti base. Oggi mi preoccupa lo spread del populismo, tra ciò che si aspettano da noi i cittadini e ciò che vedono realizzato nella vita di tutti i giorni”.
Dopo aver pranzato con il presidente uscente del Parlamento europeo, Martin Schulz, presso il ristorante ‘Il Latini’ (nel quale è stata scattata la foto) il premier ha lanciato la sua candidatura alla guida del Pse. “Il Pd – ha detto Renzi in qualità di segretario del partito – sostiene e supporta la sfida di Martin Schulz, è una scommessa molto importante anche perché prova a cambiare l’Europa. Cercheremo di farlo insieme, il mio è stato un in bocca al lupo per i prossimi giorni. Lavoreremo insieme per cambiare l’Europa”.
“I cittadini per la prima volta hanno la possibilità di scegliere il presidente della Commissione europea – ha detto ai cronisti Schulz arrivando al ristorante – Voglio diventare presidente ma non come risultato dell’accordo in una stanza buia, ma grazie al voto dei cittadini. Io voglio che l’Europa vada nella direzione di più democrazia, più trasparenza e più giustizia”. Quali sono le sensazioni per il 25 maggio? “Very good”, la risposta. A tavola con Renzi e Schulz anche il presidente della Toscana Enrico Rossi e il consigliere diplomatico di Matteo Renzi Armando Verricchio.