Roma, 20 mag. (LaPresse) – E’ iniziato in aula alla Camera l’esame degli ordini del giorno al decreto legge sull’emergenza abitativa. Dopo la fiducia incassata ieri, il provvedimento dovrebbe essere licenziato oggi in giornata, alle 12.30 è previsto infatti l’avvio delle dichiarazioni di voto sul dl che sarà definitivamente legge nella versione licenziata dal Senato.

Se il governo ha retto anche alla nona richiesta di fiducia, la società civile però è in fermento. Tanti in queste settimane i picchetti e le mobilitazioni nelle città italiane per il piano casa del governo Renzi. Brescia, Livorno, Parma, Firenze alcune delle piazze in cui i cittadini sono scesi ieri per protesta. Una settimana fa il corteo a Roma. Particolarmente agguerrito contro il decreto dell’esecutivo è il Movimento 5 Stelle che domenica in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo accusa il Dl Casa di nascondere “quattrini ai cementisti e, peggio che peggio, all’Expo”. I deputati del M5S la definiscono “legge porcata” e annunciano “sfratti a 68mila famiglie; perdita di tutti i diritti civili e assistenza sanitaria per chi occupa edifici abbandonati” e “per finire, ancora Expo: altri 25 milioni al Comune di Milano”.

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