Roma, 22 mag. (LaPresse) – “È per me un grande privilegio essere qui, alla cerimonia di inaugurazione di questo monumento, ‘Pattuglia di carabinieri nella tormenta’. I Giardini di Sant’ Andrea al Quirinale sono il cuore non solo della città di Roma, ma anche dello Stato, della cui legalità, i Carabinieri, sono i primi custodi”. Queste le parole pronunciate dal ministro della Difesa Roberta Pinotti in occasione dell’inaugurazione del monumento celebrativo del ‘Bicentenario di fondazione dell’arma dei carabinieri’.

“La prima parola che mi è venuta in mene nel vederla è ‘gratitudine’ – ha spiegato il ministro – Questo monumento è il segno tangibile della profonda riconoscenza per l’opera svolta dall’Arma nei primi 200 anni della sua costituzione. Insieme è un omaggio ai carabinieri, ma anche a tutti gli italiani, legati tra loro da un profondo vincolo di fiducia. Il monumento riproduce la famosa scultura bronzea del Maestro fiorentino Antonio Berti, che nel dopoguerra, attraverso la sua produzione statuaria, ritrasse molti tra i personaggi principali del nostro panorama politico e culturale. Foscolo, De Gasperi, Pio XII, Guglielmo Marconi, solo per citarne alcuni”.

“‘Pattuglia di carabinieri nella tormenta’, del 1973, rappresenta due carabinieri che avvolti nelle mantelle d’ordinanza sfidano una tempesta. L’immagine è riportata anche sul retro delle monete da 2 euro coniate in un’edizione commemorativa del bicentenario emessa il 25 marzo scorso. E’ un’opera molto bella. Due carabinieri camminano affiancati, avvolti nelle mantelle agitate dal vento, il capo chino, il corpo proteso in avanti nello sforzo di farsi strada nella tormenta che soffia nella direzione contraria. Esprime la fatica di un cammino compiuto all’unisono nelle avversità, l’identico, simmetrico, spirito di determinazione e abnegazione che accomuna i due compagni”.

“Ogni cittadino vede nel carabiniere un importante punto di riferimento – ha aggiunto ancora Pinotti – il volto amico dello Stato, autorevole ma umano, al quale rivolgersi nei momenti di difficoltà. Sulle strade, nella lotta alla criminalità comune e organizzata, nel controllo del territorio, nel contrasto alle diverse forme di illegalità. I carabinieri rimangono fedeli a loro stessi, alla grande stima e alla fiducia che li accompagna, anche quando il loro impegno si svolge all’estero, nei Teatri Operativi, dove agiscono con competenza e professionalità assoluta, per la ricostruzione delle istituzioni e del tessuto sociale nei Paesi lacerati dai conflitti”.

“Molti hanno pagato un alto prezzo in difesa della legalità sia in Italia che all’Estero, è doveroso ricordarli con commozione, stringendoci intorno ai loro familiari – ha concluso Pinotti -. E’ una testimonianza preziosa, quella che oggi lasciamo in questo bellissimo giardino. Capace di interpellare il senso civico di ognuno di noi. Un monito a ricordare quanto, ogni giorno, in sordina, viene fatto, spesso con sacrificio, a salvaguardia della nostra sicurezza”.

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