Roma, 29 mag. (LaPresse) – “Il tema della semplificazione è oggi fondamentale, per tanti aspetti”. Lo ha detto la presidnete della Camera Laura Boldrini, intervenendo alla presentazione del Documento conclusivo sulla semplificazione legislativa e amministrativa. La Boldrini ha espresso il suo apprezzamento “per il lavoro compiuto dalla Commissione, che in soli tre mesi ha effettuato un serrato ciclo di audizioni, coinvolgendo tutti i soggetti interessati all’argomento: istituzioni, imprese, sindacati, professionisti, esperti, cittadini. Una delle prime audizioni, anche questo è importante, ha coinvolto un organismo internazionale prestigioso come l’Ocse che ha potuto così fornire una autorevole fotografia dall’esterno della situazione italiana in materia. Le impressioni che forniamo a interlocutori esterni sono infatti molto spesso più rivelatrici di qualsiasi nostro autoscatto”.

“La commissione ha saputo poi condensare i risultati dell’indagine e le conseguenti conclusioni in un documento sintetico e proprio per questo assai efficace – ha aggiunto la presidente della Camera -. Il documento nasce dagli apporti di tutti i gruppi ed è stato approvato all’unanimità: è un segnale importante, in una materia che non produce divisioni tra le forze politiche ma che rappresenta un profilo comunque molto sensibile nel dibattito pubblico. Il documento mette a nudo la capacità tutta italiana di complicare le cose, ma indica anche le possibili e realistiche linee di azione per ottenere concreti risultati migliorativi”.

“Semplificare – spiega Boldrini – significa avere più libertà e nel contempo più responsabilità; più trasparenza e quindi più democrazia; maggiori possibilità di crescita. La semplificazione implica a mio avviso uno Stato rifondato su un nuovo patto sociale, sulla fiducia e la responsabilizzazione reciproca in primo luogo tra gli enti pubblici ed i loro dipendenti ed in secondo luogo tra le istituzioni e le amministrazioni pubbliche da un lato ed i cittadini e le imprese dall’altro. Le complicazioni nascono spesso da questa mancanza di fiducia – argomenta – che porta a norme sempre più complicate e di dettaglio, che tutto vogliono regolare minuziosamente, provocando conseguenze negative: infatti, o si sfugge alle minuzie normative con ampie deroghe, rendendo così di fatto inapplicata la regola generale, oppure, comunque, tali minuzie favoriscono il contenzioso giudiziario e anche la corruzione”.

“Ritengo che si possa ribadire – conclude la Boldrini – che vi è uno stretto legame funzionale tra semplificazione, trasparenza e democrazia: un sistema trasparente e democratico si poggia su regole chiare, facilmente conoscibili, su procedure semplici, su verifiche puntuali e su sanzioni commisurate alle condotte scorrette. Dal documento della Commissione emerge una forte, unanime tensione verso questo obiettivo, che mi auguro che Parlamento e Governo possano perseguire e raggiungere insieme. So che la Commissione sta lavorando a tradurre in una iniziativa legislativa le risultanze dell’indagine: mi auguro che la proposta di legge possa vedere la luce quanto prima e possa essere proficuamente esaminata dalle Camere”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata