Dalla nostra inviata Nadia Pietrafitta

Bruxelles (Belgio), 4 giu. (LaPresse) – Seduto al tavolo dei grandi, tra il premier britannico David Cameron e quello giapponese Shinzo Abe, Matteo Renzi ha fatto il suo esordio al G7. Il premier italiano è arrivato a Bruxelles forte del risultato elettorale ottenuto dal Pd alle Europee, ma “dispiaciuto e turbato”, così racconta chi ha parlato con lui a palazzo Chigi, per il nuovo scandalo corruzione che ha riguardato il Mose. Dopo quanto accaduto con Expo, è il ragionamento, i 35 arresti in Veneto non aiutano certo l’Italia a dare quella nuova immagine di sé cui il Governo sta lavorando. A Bruxelles però i dossier sul tavolo riguardano la politica internazionale. Lasciati a Roma i ‘faldoni’ che riguardano l’Italia, dai provvedimenti contro la corruzione ai nodi da sciogliere sulle riforme, prima del ‘working dinner’ (menù a base di pesce, con gamberoni e sogliole, vino bianco italiano e rosso francese e un semifreddo al cioccolato per concludere) Renzi ha salutato tutti i leader, ha scherzato con Barack Obama – “vedo che è spuntato anche a te qualche capello bianco”, è la frecciatina lanciata dal presidente Usa all’ex rottamatore – e si è concesso una chiacchierata informale con il presidente della Repubblica francese Francois Hollande e ha un incontro bilaterale con il collega giapponese Shinzo Abe. Al centro del faccia a faccia (che si ripeterà venerdì a Roma a Villa Doria Pamphili per un pranzo) i temi della politica estera, con attenzione particolare sulla situazione Ucraina.

Quello che si svolge nella capitale belga è il primo summit senza la Russia dopo 17 anni, in virtù della decisione presa lo scorso 24 maggio a l’Aja da Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Usa, Giappone e Canada di non partecipare al G8 di Sochi dopo l’annessione della Crimea da parte di Mosca. I sette grandi vogliono far pagare a Vladimir Putin il ‘costo politico’ dei comportamenti avuti, pur considerando l’esclusione della Russia dal tavolo solo “temporanea” e non certo “definitiva”. I leader hanno deciso di ‘inviare’ un messaggio “comune” e “unanime” da parte del G7, così ha spiegato la cancelliera tedesca Angela Merkel, a Vladimir Putin durante l’incontro che si terrà in Normandia nei prossimi giorni, affinché la Russia contribuisca alla stabilizzazione dell’Ucraina. Se ciò non avverrà, ha aggiunto Merkel al termine del summit, rimane sul tavolo la “possibilità di sanzioni di livello 3” per Mosca “perché non possiamo permettere una nuova destabilizzazione” dell’Ucraina. “Su questo c’è unanimità da parte del G7”.

Il premier italiano è anche intervenuto sulla Libia. “La situazione – è il ragionamento fatto da Renzi ai colleghi – è critica ma non irreversibile”, è “importante ridare energia al processo politico libico di riconciliazione nazionale” e fornire “supporto” al lavoro di ONU e Unsmil. “Fondamentale”, secondo Renzi anche il lavoro degli inviati speciali.

Domani i leader affronteranno temi più economici, aprendo il dossier sviluppo e quello relativo alla situazione energetica e climatica. Renzi, in particolare, presenterà il piano energetico discusso a Roma durante il G7 energia. Prima della riunione mattutina del G7, però, il premier italiano ha in agenda due distinti bilaterali con il premier britannico David Cameron e con la cancelliera tedesco Angela Merkel. Sarà in questi due incontri che le vicende europee torneranno a essere protagoniste, con le scelte da effettuare per la presidenza della Commissione e del Consiglio europei e le priorità da mettere in agenda per far ‘cambiare verso’ all’Europa.

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