Firenze, 17 giu. (LaPresse) – “La crisi non è finita ma può essere vinta con gli strumenti messi in campo”. Così il premier Matteo Renzi a Firenze per la cerimonia di inaugurazione di Pitti Immagine Uomo, durante la quale ha invitato le banche a dare “respiro” alle piccole e medie imprese perché “dopo l’investimento e l’innovazione sperimentati dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, e dal board della Bce non ci sono più alibi per non dare” loro “credito”. “Serve un sistema bancario – ha aggiunto Renzi – che faccia ciò che la Bce ha messo in campo. Guai ad avere alibi. E questo vale per la moda e per gli altri settori”.

“IL MEGLIO DEVE ANCORA ARRIVARE”. Il punto, ha detto Renzi è che “raccontiamo sempre che in Italia va tutto male, che noi siamo il problema: siamo i peggiori direttori commerciali di noi stessi”. Ma qualcosa, ha puntualizzato, può cambiare: “se il presidente del Consiglio partecipa a Pitti – ha spiegato – è perché crediamo con grande convinzione che la pagina più bella del Paese non siano i 60 anni appena trascorsi. Dicendo così sembra di essere arroganti, audaci, significa avere ambizioni. Eppure è così, il momento più grande e più bello del Paese deve ancora arrivare”. “Nei prossimi dieci anni – ha precisato – l’Italia cambierà il volto dell’Europa e non si limiterà a rincorrerla”.

“ORA SI INTERVENGA SULLE INFRASTRUTTURE”. Per Renzi il rilancio del Paese deve ripartire anche dagli interventi “sulle grandi infrastrutture, dall’Alta velocità ai piani di recupero come le ex caserme”. Fondamentale poi, secondo il premier, “dare un bel taglio a tutto quello che burocraticamente ha fermato la crescita”.

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