Roma, 20 giu. (LaPresse) – “Dal 2015 oltre 30 milioni di italiani riceveranno la dichiarazione dei redditi precompilata dallo Stato. Ovviamente potrà essere modificata, invece, se viene considerata corretta, finisce la possibilità di un’ulteriore contestazione successiva e da quel momento si possono fare sonni tranquilli”. Lo ha annunciato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri. “Abbiamo adottato due decreti legislativi, una grande opera di semplificazione, uno stato che è finalmente amico del cittadino”, ha aggiunto la ministra.
LA BOZZA DEL DECRETO – Sulla bozza del decreto legislativo di semplificazione fiscale esaminata oggi dal Cdm, si legge che la dichiarazione dei redditi precompilata “viene messa a disposizione dei lavoratori dipendenti e assimilati e dei pensionati che hanno i requisiti per presentare il modello 730”. La dichiarazione precompilata, oltre ai dati del Cud, conterrà, ma dal 2016, anche i dati relativi alle spese mediche, come l’assistenza specifica e le spese sanitarie che danno diritto a deduzioni o detrazioni, se fatte con la ‘ricetta rossa’ e la tessera sanitaria. Ci saranno inoltre i dati relativi alle detrazioni per ristrutturazioni, assicurazioni vita e mutui ipotecati. Per l’elaborazione della dichiarazione precompilata, l’Agenzia delle entrate può utilizzare le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria (ad esempio la dichiarazione dell’anno precedente e i versamenti effettuati), i dati trasmessi da parte di soggetti terzi (ad esempio banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e i dati contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta con riferimento ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi (ad esempio, compensi per attività occasionali di lavoro autonomo). Entro il 15 aprile di ciascun anno la dichiarazione precompilata viene resa disponibile in via telematica al contribuente, che può accettarla oppure modificarla, rettificando i dati comunicati dall’Agenzia e/o inserendo ulteriori informazioni.
CONFRONTO CON M5S SU RIFORME, MA NON TUTTO DACCAPO – La ministra Boschi poi, rispondendo alle domande dei giornalisti, apre al Movimento 5 Stelle ma specifica che è impensabile ricominciare daccapo. “Si va a un incontro se c’è disponibilità al confronto, a valutare le proposte ma non credo sia pensabile, arrivati a questo punto ricominciare da capo perché non sarebbe serio nei confronti del lavoro fatto e dei cittadini che hanno confermato il loro assenso con il voto di maggio”. “Le proposte del M5S” sulle riforme, ha aggiunto, “verranno prese in considerazione ma solo se c’è condivisione con le altre forze politiche” che hanno condiviso il percorso. “Non si cambia partner all’ultimo momento quando c’è un percorso serio di riforme che ha impegnato Governo e Parlamento per diversi mesi”.
LISTE BLOCCATE? SE NE PUO’ PARLARE – E a proposito delle proposte del M5S sulla legge elettorale che i grillini vogliono discutere in un incontro con il Governo, Boschi spiega: “Sono diversi i punti che possono essere rimessi in discussione, eventualmente anche questo” delle liste bloccate.