Strasburgo, 2 lug. (LaPresse) – “L’attenzione sarà rivolta anche alla questione complessa e irrisolta del reciproco riconoscimento delle decisioni nazionali in materia di protezione internazionale e di libera circolazione dei beneficiari di protezione, ivi compreso il diritto di lavorare in qualsiasi Stato dell’Unione europea”. È quanto si legge a proposito del diritto d’asilo nel documento programmatico depositato oggi in occasione dell’insediamento di Matteo Renzi per il semestre di presidenza europea dell’Unione europea.

“La Presidenza – spiega la nota – intende impegnarsi nel promuovere l’attuazione del Sistema europeo comune di asilo, nonché nell’analisi e valutazione degli effetti dell’entrata in vigore dei vari strumenti normativi negli ordinamenti degli Stati membri”. “Particolare attenzione – sta scritto – sarà prestata alla prevenzione del cosiddetto fenomeno di ‘asylum shopping’ e dei movimenti secondari di migranti verso quegli Stati membri che offrono condizioni di accoglienza più attraenti, tenendo presente che i criteri per la determinazione dello Stato membro responsabile devono applicarsi secondo la gerarchia indicata dal Regolamento (CE) 604/2013 (Dublino III) e nel rispetto dei diritti fondamentali tra cui, in particolare, il diritto all’unità familiare”.

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