Roma, 3 ago. (LaPresse) – “Cordoglio per le vittime della tragedia espresso al presidente Zaia. Il Governo ha voltato pagina”. Così, in una nota diffusa dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, Erasmo D’Angelis, capo di #italiasicura, la struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche. “Basta inseguire e fare i ‘notai’ delle emergenze – aggiunge -, adesso investiamo in opere di difesa, prevenzione e sicurezza. Al via anche i 570 cantieri anti dissesto”.
“Quanto accaduto nel trevigiano – si legge nella nota di Palazzo Chigi – è solo l’ultimo dei numerosi campanelli d’allarme che in questo inizio estate ha visto vittime e danni causati da un clima sempre più caratterizzato da fenomeni meteorologici un tempo definiti estremi e purtroppo ormai ordinari. Piangiamo altre vittime che allungano la lista dei lutti ma questo Governo, a differenza di quanto è sempre avvenuto in passato, ha scelto di chiudere la stagione che ha visto l’Italia inseguire le emergenze e iniziamo a investire in difesa e mitigazione dei rischi, in prevenzione e sicurezza. Per questo, già nello Sblocca Italia, sblocchiamo cantieri anti-dissesto investendo i primi 650 milioni non spesi da anni”.
“Per questo – continua la nota – è al lavoro la struttura di missione del Governo che coordina questo settore e abbiamo già effettuato incontri con tutte le Regioni, a partire dal Veneto, per individuare le opere più urgenti da realizzare, i troppi finanziamenti dello Stato mai trasformati in cantieri, anche per il patto di stabilità, e il percorso più rapido per superare i paradossali vincoli burocratici che rallentano o bloccano opere anti emergenza”.
“Con lo Sblocca dissesto e opere idriche – spiega Erasmo D’Angelis – mettiamo a gara entro il 2014 circa 1,1 miliardi di euro ancora non spesi per opere urgenti (650 per cantieri antidissesto e 480 milioni per l’idrico). Sono interventi che portano 31mila occupati e sono già finanziati e in ritardo di anni o addirittura decenni. E’ finalmente partita per la prima volta dopo tante promesse non mantenute e grazie alla scelta del premier Renzi di creare la struttura di missione a Palazzo Chigi e nominare i presidenti di Regione commissari di Governo contro il dissesto, quella che consideriamo la più importante opera pubblica di cui l’Italia ha bisogno e quanto accaduto stanotte nel trevigiano conferma l’urgenza di manutenzioni, di messa in sicurezza dei versanti franosi, di argini fluviali, di creare casse di espansione per ridurre il rischio alluvioni in tante aree del Paese”.
“Sono interventi – aggiunge D’Angelis – che la politica da sempre considerava di serie B perché non portano voti e non fanno notizia, però salvano vite umane e l’ambiente, beni pubblici e privati e tutelano territori straordinari ma di una fragilità incredibile dovuta a deregulation urbanistica e all’abnorme consumo di suolo. Non possiamo e non dobbiamo più perdere altro tempo. Dopo decenni di attese e promesse, di veti e opposizioni parte finalmente il cantiere della sicurezza per milioni di italiani”.