Roma, 15 ago. (LaPresse) – “Non abbiamo alcuna intenzione di tornare sotto procedura di infrazione”. Così, in un’intervista su La Stampa di oggi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, a proposito del rispetto del tetto del 3%. “E se ce ne sarà bisogno – ha aggiunto – chiederemo sacrifici non ai cittadini ma allo Stato: che deve risparmiare risorse e la spending può essere ulteriormente implementata”. Il sottosegretario ha smentito ipotesi di nuove strette, “nessuna manovra, nè nuove tasse”, ha detto, “scommettiamo anche sulla rinnovata fiducia degli investitori internazionali”. A proposito del bonus di 80 euro in busta paga Delrio ha ammesso un esito al di sotto delle aspettative, “pensavo francamente che avessero più effetto”. “Ma bisogna pensare – ha aggiunto – cosa sarebbe successo se non ci fossero stati. Hanno avuto effetti se pur più mascherati”. “Possiamo dire – ha continuato – che sono stati utilissimi, ma da soli non bastano a ricostruire un clima di fiducia collettivo. Gli italiani sono ancora prudenti ed è comprensibile”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha confermato che verranno mantenuti l’anno prossimo, ma “per allargare la platea il problema è il contesto”.
Delrio ha poi smentito, bollandole come “totali invenzioni”, le voci su dissapori con Renzi, “tra noi se c’è una cosa mai mancata – ha spiegato – è la fiducia e la totale trasparenza: lavoriamo insieme ai dossier in un clima di amicizia e di lavoro in squadra”, e il rischio di voto anticipato. “Dobbiamo ragionare – ha detto – di un arco di legislatura per arrivare al 2018 consegnando un Paese diverso. Nessuno di noi è qui per vivacchiare”.
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