Roma, 29 ago. (LaPresse) – Lo ‘Sblocca Italia’ “tenta di risolvere e anticipare una serie di problemi burocratici che si sono creati” nel tempo perché “il lavoro che stiamo svolgendo in queste settimane è serio”. Al termine del Consiglio dei ministri, durato circa due ore, il premier Matteo Renzi annuncia i principali provvedimenti che rientrano proprio nel decreto ‘Sblocca Italia’.
SBLOCCO OPERE CANTIERABILI. A partire dallo sblocco di 3,8 miliardi di euro per quelle opere già finanziate e ancora incompiute, a patto che – avverte Renzi – i cantieri (non l’approvazione del piano finanziario, non il progetto né la gara di appalto) aprano entro date certe nell’arco di dieci mesi dall’approvazione del decreto.
E, ancora, sono previsti 4,6 miliardi di euro per cinque aeroporti (Malpensa, Venezia, Genova, Firenze, Fiumicino, Salerno), il via ai lavori dell’alta velocità al sud – la Napoli-Bari con 4 miliardi già stanziati per un costo complessivo di 6 miliardi, e la Palermo-Messina-Catania – e quelli delle opere nelle grandi aree urbane, tra cui nuovi tratti della metropolitana di Torino, Napoli e Roma.
Il decreto prevede anche una lunga serie di interventi che potranno essere finanziati soltanto se cantierabili entro il 31 dicembre di quest’anno (come, ad esempio, il completamento del passante ferroviario di Torino o la soprressione dei passaggi a livello in Puglia), entro il 30 giugno 2015 (ad esempio la messa in sicurezza dell’asse ferroviario Cuneo-Ventimiglia e il completamento e ottimizzazione della Torino-Milano), oppure entro il 31 agosto 2015 (tramvia di Firenze, completamento sistema idrico integrato in Abruzzo).
“COPERTURE ECONOMICHE CI SONO”. Nessun problema, assicura il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, per le coperture economiche. Lo Sblocca Italia, dice, “è un decreto che stimola gli investimenti pubblici e privati” e “dal punto di vista dell’impatto sulla finanza pubblica” delle misure contenute nel decreto “l’impatto è zero. Non perché non ci sono risorse ma perché sono a copertura”.
720 MILIONI PER AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA. Sul fronte del lavoro, il decreto prevede un rifinanziamento di 728 milioni di euro degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. Il provvedimento porta la dotazione complessiva di risorse a più di 1 miliardo e 720 milioni di euro: 320 in più rispetto all’ammontare previsto nella legge di stabilità 2014. La copertura del rifinanziamento è assicurata liberando risorse da interventi non decollati, e facendo ricorso alle risorse ministeriali per la formazione continua e solo in misura limitata alle risorse da destinare ai fondi interprofessionali.
VALORIZZAZIONE DEL MADE IN ITALY. Con lo ‘Sblocca Italia’ è prevista anche l’adozione del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti. “Si tratta – spiega il ministero delo Sviluppo economico – del piano più rilevante adottato da un Governo italiano per favorire l’internazionalizzazione del Paese e per sostenere le imprese italiane”. Gli obiettivi sono quelli di ampliare di almeno 20.000 unità il numero delle imprese esportatrici, di espandere di 50 miliardi le quote italiane del commercio internazionale e di aumentare di 20 miliardi di euro all’anno gli investimenti esteri in Italia.
Per la realizzazione del Piano, sono state stanziate risorse aggiuntive per i prossimi tre anni tramite il ministero dello Sviluppo economico, pari a 130 milioni di euro per il 2015, 50 milioni per il 2016 e 40 milioni per il 2017. A queste si aggiungono, per quanto riguarda il settore agroalimentare, 22 milioni sia nel 2015 che nel 2016 tramite il Ministero delle Politiche Agricole.
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