Torino, 30 ago. (LaPresse) – “Un decreto omnibus con troppi provvedimenti sbagliati e che dimostra la confusione del Governo rispetto alla direzione da prendere per portare il Paese fuori dalla crisi”. Così Legambiente a proposito del decreto Sblocca Italia approvato ieri dal Consiglio dei ministri. “Lo si vede chiaramente – aggiunge l’associazione – nelle scelte che spingono l’asfalto (alle autostrade vanno infatti risorse pubbliche dirette e attraverso sgravi fiscali, con il sostegno a interventi devastanti per il territorio), il petrolio (con vantaggi per le trivellazioni) e nuovo cemento da semplificazioni per interventi edilizi e in aree demaniali”.

“I pochi segnali positivi – afferma Legambiente -, come la proroga dell’eco-bonus e alcuni interventi sulla rete ferroviaria, si perdono in un decreto che tocca un numero infinito di temi senza alcuna idea di futuro, se non quella prevalente di rispondere agli interessi di alcune lobby”.

A giugno l’associazione ambientalista ha presentato al Governo il dossier #sbloccafuturo, una lista di 101 piccole e medie opere incompiute in tutta Italia la cui mancata realizzazione “pesa negativamente sulla salute dei cittadini, sulla loro libertà di movimento, sulla possibilità di migliorare la qualità della vita, l’economia locale e nazionale”.

“Siamo contenti – afferma Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – che il Piemonte porti a casa, come da noi auspicato, lo sblocco dei finanziamenti per salvare la Cuneo-Nizza, per la copertura del passante ferroviario di Torino e per far partire i lavori di prolungamento della metropolitana verso Rivoli. Ma restano ancora al palo alcuni cantieri prioritari per la nostra Regione: è infatti buio pesto sulle sorti delle stazioni Dora e Zapata del servizio ferroviario metropolitano torinese, sull’ammodernamento della linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta e sullo sblocco dai vincoli del patto di stabilità delle bonifiche dall’amianto a Casale Monferrato”.

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