Venezia, 11 ott. (LaPresse) – “Le ferie dei magistrati? E’ un intervento che ha valenza simbolica: si chiedono sacrifici a tutti gli italiani, si può chiedere ai giudici di rinunciare a qualche giorno di vacanza”. Lo ha detto Andrea Orlando, ministro della Giustizia, intervenuto oggi al congresso nazionale forense di Venezia, al Palacinema del Lido. “Ma non vorrei che questo aspetto – ha proseguito il ministro – diventi il cardine della riforma”.
MILLE ADDETTI IN PIU’ PER CANCELLERIE – “E’ l’emergenza delle emergenze: nessun tipo di riforma sta in piedi se, nei prossimi anni, non saremo in grado di reclutare almeno mille persone in questo ambito”, ha detto Orlando parlando della questione dei problemi di organico delle cancellerie. “Era un tema difficile – ha aggiunto – da mettere all’interno del decreto sulla degiurisdizionalizzazione: il suo ambito naturale è la Legge di stabilità e vedremo di inserirvi la questione, che è una battaglia cruciale per dare respiro al sistema. Abbiamo le carte in regola per chiedere fondi ma in realtà chiederemo poco, perché vogliamo introdurre il meccanismo che lega la capitalizzazione del fondo non a finanziamenti a fondo perduto, ma ai risparmi derivanti da procedimenti portati avanti attraverso forme alternative”.
DIALOGO FONDAMENTALE MAGISTRATURA – AVVOCATURA – “Fondamentale dialogare con Magistratura e Avvocatura per discutere i temi del decreto. L’avvocatura ha un bagaglio di competenze e conoscenze che devono essere sfruttate”, ha specificato poi Orlando nel corso del suo intervento. “L’intero impianto – ha proseguito il ministro – lo abbiamo costruito insieme e una parte delle critiche è arrivata solo dopo, credo influenzata dal clima che si è venuto a creare intorno a un singolo punto”.
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