Roma, 7 dic. (LaPresse) – “Dispiace molto che le riforme avviate dal governo Renzi, che hanno ricevuto un coro internazionale di apprezzamenti, dal presidente degli Stati Uniti Obama al Fondo monetario, siano ritenute insufficienti dal Cancelliere tedesco Merkel. Ma oltre la questione dei contenuti ce n’è anche una di stile. Non sta ai capi di governo interpretare le opinioni della Commissione europea. Il governo italiano non si è mai permesso di dare pagelle su un Paese membro dell’Unione e chiediamo lo stesso rispetto alla Germania. Nessuno pensa di bacchettare Berlino o dare lezioni ad altri governi”. Così il sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, risponde alle considerazioni sulle riforme italiane espresse dalla Cancelliera Merkel in un’intervista a un quotidiano tedesco. “I tempi e la logica sbagliata dei ‘compiti a casa’ – aggiunge – sono dietro di noi: la ragioneria e le pagelle devono finalmente lasciare il posto alla politica”.

“Forse – continua – la cancelliera Merkel potrebbe concentrare la sua attenzione sulla domanda interna, sulla mancanza di investimenti o sugli squilibri della bilancia dei pagamenti tedesca. Sarebbe un contributo importante che l’Europa aspetta da tempo da parte di Berlino e che sinora non è arrivato. Noi siamo impegnati in un difficile lavoro di riforma nell’interesse dell’Italia, ma con la convinzione che porterà importanti benefici a tutta la zona euro”.

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