Bologna, 10 gen. (LaPresse) – Nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno accademico all’Università di Bologna, Matteo Renzi è tornato più volte sulla vicenda di Charlie Hebdo, e parlando dei valori da opporre al terrorismo, ha indicato l’identità, che è “una delle parole più belle che dobbiamo difendere” soprattutto da chi, l’attacca con “atteggiamento sguaiato, cialtrone e maldestro di chi anche a casa nostra pensa che la parola identità sia il contrario di integrazione”. Renzi ha poi aggiunto che “il contrario di integrazione è disintegrazione, e il contrario della parola identità è anonimato”. Il riferimento è alla Lega nord che contestualmente protestava a Milano contro l’Islam “pericoloso”, come l’ha definito il leader del Carroccio, Matteo Salvini.

“2015 E’ ANNO FELIX”. La visita del premier a Bologna è iniziata nello stabilimento della Granarolo. Ad attenderlo c’erano i ministri dell’Ambiente, Gianluca Galletti, ell’Agricoltura Maurizio Martina e del Lavoro Giuliano Poletti, il sindaco di Bologna Virginio Merola e l’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani. “Credo – ha detto Renzi – che nel 2015 l’Italia sia a un bivio: o si rimette in moto, o perde una serie di coincidenze uniche”. “Il 2015 – ha aggiunto – sarà un anno felix, fertile, in cui costruiremo una scommessa: un Paese più forte di quanto fatto finora”.

“TERRORISTI MIRAVANO AL CUORE DELL’EUROPA”. Più volte nel corso della sua visita a Bologna, Renzi ha fatto riferimento alla strage parigina. “Cultura e sapere – ha detto – sono l’antidoto alla paura e al terrore” perché “chi ha ucciso in un giornale, chi ha ucciso uomini in divisa, chi ha ucciso in un negozio dove si vendevano prodotti ebraici, non ha fatto solo un atto di terrorismo”, ma ha voluto “mettere in dubbio l’identità stessa dell’Europa e il nostro modo di vivere”. Per questo, ha detto Renzi, è fondamentale non essere “rannicchiati dalla paura”.

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