Roma, 18 gen. (LaPresse) – “Non abbiamo da imporre nomi, sarebbe velleitario e presuntuoso da parte nostra. Chiediamo piuttosto al Partito democratico di non sottoporre agli alleati delle scelte nate da un congresso interno”. E’ questa l’idea del leader di Ncd e ministro dell’Interno Angelino Alfano sul futuro presidente della Repubblica. Alfano spiega di non voler proporre nomi a Renzi, perchè verrebbero “bruciati”, ma di aspettare da lui “la prima mossa”. Ma avverte il premier: “Lui sta rappresentando anche grazie a noi e Fi il motore di una trasformazione straordinaria della forma di governo e di quella di Stato. A quest’area di centrodestra è bene che Renzi offra la possibilità di contribuire realmente alla scelta del garante delle istituzioni. Fermo restando che a un presidente del Consiglio quarantenne dovrebbe affiancarsi un certo rinnovamento generazionale anche al Quirinale”. Considerando anche che l’area di centrodestra che sostiene Renzi “non ha mai avuto la possibilità di esprimere la più alta carica dello Stato”. Su Sergio Mattarella al Colle nessun veto, ma neanche endorsement. Dall’incontro che avrà in settimana con Berlusconi uscirà un nome condiviso? “Sarebbe auspicabile che le forze che stanno dando una mano d’aiuto a cambiare il volto dello Stato, estranee alla famiglia del Pse, arrivassero unite all’appuntamento del Quirinale”.
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