Roma, 29 gen. (LaPresse) – “Di voti non ne mancano, ci sono”. Così l’ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, al termine della riunione dell’assemblea dei grandi elettori del Pd, ha espresso subito l’appoggio a Sergio Mattarella, il candidato annunciato dal premier Matteo Renzi per la corsa al Quirinale. “Mattarella è un candidato del Pd offerto alle altre forze politiche. Ce la facciamo alla quarta” ha aggiunto.
“Una candidatura che, per il suo profilo istituzionale, può raccogliere un ampio consenso in Parlamento”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Torino Piero Fassino commentando la scelta dei grandi elettori del Pd di candidare Sergio Mattarella.
Il nome di Mattarella “è un grande risultato. Sono contenta che il Pd arrivi tutto unito e che si possa dare un buon presidente”. Così Anna Finocchiaro, senatrice Pd, arrivando alla Camera per la votazione del presidente della Repubblica.
“Il Pd unito ha fatto la proposta giusta. Sergio #Mattarella figura autorevole e di garanzia per il Quirinale”. Così il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
“Abbiamo deciso di candidare Sergio Mattarella, un grande italiano”. Così su Twitter il presidente del Pd Matteo Orfini.
“Sergio Mattarella è l’uomo giusto. Un popolare, un democratico cristiano, un garante della legalità contro le mafie, un ministro che si è dimesso con la legge Mammì. Saprà svolgere il suo mandato con la forza dell’esperienza e dell’equilibrio. È un’ottima scelta e ne siamo lieti”. È quanto dichiara in una nota Simone Valiante, portavoce di AmiciDem, area popolare del Pd.
“Da qui la proposta per la Presidenza della Repubblica. Una storia bella e pulita. Contro la mafia. Sergio Mattarella”. Così commenta a caldo su twitter la senatrice Laura Puppato (Pd) il nome del candidato Pd alla Presidenza della Repubblica votato all’unanimità dall’assemblea dem.
“Anche il mio voto a #Mattarella. Uomo di legalità e di grande impegno”. Così la senatrice Pd Magda Zanoni su twitter.
Fuori dal coro Pippo Civati. “Io alla prima voto Prodi. Probabilmente ci sarà qualcun altro che lo fa. E poi vediamo se qualcuno si sveglia”. Così Civati, voce della minoranza Pd, intercettato alla Camera. “Non capisco i giochini dellla scheda bianca”, ha aggiunto. “È un voto a titolo personale e a viso aperto, senza nessun giochino – ha aggiunto Civati – Se qualcuno pensa di dare la colpa a me si sbaglia. Io non faccio giochini, ho scritto una lettera, bastava dare una risposta. Alla quarta vediamo. Se il Pd vota Mattarella si vota Mattarella, ma Prodi ha una maggioranza più ampia. Mattarella ce lo votiamo da soli”.
L’appoggio a Mattarella arriva anche da Scelta Civica. “I Gruppi Parlamentari Scelta Civica e Per l’Italia-Centro Democratico esprimono il proprio orientamento favorevole alla proposta di Sergio Mattarella avanzata dal Partito Democratico, ritenendola conforme al profilo personale ed istituzionale indicato dai gruppi stessi in fase di confronto con le altre forze politiche, auspicando che su questa indicazione possano convergere consensi ampi sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Per queste ragioni condividono la proposta di votare scheda bianca alla prima votazione”. Lo rendono noto i capigruppo alla Camera Andrea Mazziotti e Lorenzo Dellai e il capogruppo al Senato Gianluca Susta.
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