Roma, 2 mar. (LaPresse) – “Salvini fa il suo, noi facciamo il nostro. E’ ovvio che se vogliamo costruire un’alternativa a Renzi dobbiamo stare insieme per vincere”. Daniela Santanchè, parlamentare di Forza Italia, intervistata dal quotidiano online Affaritaliani.it, difende l’alleanza con il Carroccio. “Per me Alfano è un traditore e io con me non lo vorrei. Forse si può dialogare con una parte dell’Ncd, ma con chi appoggia questo governo non è possibile alcuna intesa. Non capisco proprio perché dovremmo stare insieme a chi governa con Renzi. E sono sicura che in Forza Italia sono in tanti a pensarla come me”. Quindi ha ragione Salvini? Alle Regionali niente accordo con Alfano? “Se dipendesse da me non correrei dietro a chi ha poltrone e non ha voti. Meglio allearsi con tutti quelli che stanno contro Renzi”.
Sulla polemica per la presenza di CasaPound alla manifestazione della Lega a Roma, la Santanchè non si scompone: “Non è affatto uno scandalo. Non sono d’accordo a trattare gli aderenti a CasaPound come se fossero il peggio del peggio, E’ eccessivo. CasaPound è un pezzetto e per vincere dobbiamo stare tutti insieme”. “Salvini – afferma la Santanchè – ha usato un’aria da comizio per esaltare la propria gente. Ma sa benissimo che se vuole avere un futuro Forza Italia è centrale. Ora i comizi sono finiti, ragioniamo insieme per costruire un’alternativa a Renzi. Anche se la Lega arriva al 18 o al 20%, che cosa se ne fa Salvini? Mette questi voti nel congelatore? Non credo voglia commettere questo errore e non governare il Paese. E’ un ragazzo intelligente e capisce”.
Salvini dice: ‘Questi sono i nostri progetti, accettateli’. Che cosa ne pensa? “Non è il modo migliore di agire. Ci si siede al tavolo e si dicuste. D’altronde la pensiamo allo stesso modo sull’immigrazione, sull’Europa o sulla flat-tax. Alla fine del 2013 si parlava di salva-Lega nella legge elettorale, quindi è giusto e doveroso dare atto a Salvini di quello che ha fatto. Non mi piace chi minimizza il successo della Lega. Salvini non è un avversario ma un alleato. Io gli dico: poca arroganza e molta concretezza e insieme troviamo le formula per stare insieme partendo dai contenuti”.
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