Roma, 7 mar. (LaPresse) – “Questa cerimonia solenne vuol segnalare l’impegno con cui lo Stato e chi ne rappresenta l’unità fa suo un mutamento di paradigma che ha al centro la donna, anzi le donne. Sul terreno della dignità delle donne il ministero dell’Istruzione sente una responsabilità diretta e di sistema: la sentiamo per le bambine, quelle delle nostre realtà paesane e urbane, per quelle straniere e quelle native, quelle disabili e portatrici di talenti non valorizzati”. Così la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini, intervenendo al Quirinale alla celebrazione della Giornata internazionale della donna, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella.

“SCOMMETTERE SU SCIENZIATE E STUDIOSE”. “Questo è il messaggio che dobbiamo inviare soprattutto in questa giornata attraverso l’istruzione – ha aggiunto Giannini – scommettere sulle giovani scienziate e studiose: quelle delle discipline economiche e giuridiche, della biologia e della semiotica, della storia e della matematica, della medicina e della demografia. Tutte daranno forza al sistema civile, politico, economico del nostro Paese”.

“VIOLAZIONI SPESSO COPERTE DA IPOCRISIA”. “Rimangono grandi e gravi – ha proseguito Giannini – le violazioni dei diritti del genere femminile. Sono violazioni spesso costituzionalizzate, o coperte dall’ipocrisia del doppio standard, da legislazioni che tollerano l’abuso di genere dentro e fuori le mura di casa”.

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