Torino, 9 mar. (LaPresse) – “Mi auguro che la Camera approvi nel più breve tempo possibile il testo del disegno di legge” sugli ecoreati “uscito dal Senato con l’ampia maggioranza che ha caratterizzato la prima e la seconda votazione. Il Paese ha bisogno di una norma sugli ecoreati che impedisca l’estinzione in futuro del reato odioso di disastro ambientale”. Così il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti risponde a LaPresse in merito al disegno di legge sui reati ambientali, che tornerà alla Camera in terza lettura dopo l’ok del Senato.

“NON BISOGNA PERDERE TEMPO”. “Con questo disegno di legge – aggiunge Galletti – abbiamo messo ordine alla normativa introducendo nel codice penale un titolo nuovo che tratta proprio dei reati ambientali, dando un segnale forte di tutela dell’ambiente e della salute. E’ un momento importante perché era da anni che cercavamo di approvare questa nuova norma e non bisogna perdere più tempo”.

Galletti è a Torino in visita istituzionale, accompagnato da Mauro Libè, vicesegretario nazionale dell’Udc. Nel tardo pomeriggio il ministro ha incontrato gli esponenti dell’Udc di Torino e provincia, tra cui il segretario Massimo Striglia e l’amica Loredana Devietti. L’incontro si è svolto presso lo studio Ballario, Ciaramella, Frascina, Roggero, Sardo, Striglia.

“SITI INQUINATI DA AMIANTO SONO ANCORA TROPPI”. Il ministro dell’Ambiente domani sarà a Balangero, nel torinese, per visitare l’amiantifera, cava di amianto scoperta all’inizio del 1900 e in funzione fino al 1990. Per molto tempo è stata la più grande cava d’amianto in Europa e tra le più grandi del mondo. Oggi è interessata da lavori per la messa in sicurezza e per la bonifica del sito. “I siti inquinati dall’amianto – dice Galletti – sono ancora molti, troppi”. “Mi auguro – ha aggiunto – che non soltanto grazie a questa normativa (quella sugli ecoreati, ndr), ma a una cultura ambientale che è cresciuta nel nostro Paese, certi episodi non si verifichino più. Chiaramente” esiste ancora “il problema della rimozione dell’amianto in molte zone d’Italia e noi siamo molto determinati nel bonificare le situazioni più a rischio”.

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