Rho (Milano), 18 mar. (LaPresse) – “Ognuno sa quello che ha fatto e che ha detto. Non ho mai fatto pressioni per chiedere l’assunzione di mio figlio e quindi non potranno mai esserci intercettazioni in cui dico ‘per cortesia, devi assumere mio figlio’. Non l’ho mai ritenuta una cosa corretta anche perchè non penso che mio figlio necessiti di una sponsorizzazione da parte mia”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, intervenendo alla Fiera di Rho-Pero per l’inagurazione di ‘MADE Expo’.

LUPI: “DARO’ RISPOSTE”. “Come è giusto che sia – ha aggiunto Lupi – io devo dare risposte politiche perchè da molte parti ho letto osservazioni giustissime sulla politica del ministero che ho voluto dare in questi diciotto mesi e dall’altra devo rispondere anche alle domande più puntuali sulle questioni emerse dalle intercettazioni”.

LUPI: “RIFERIRO’ IN PARLAMENTO”. “E’ assolutamente doveroso da parte di un ministro rispondere alle legittime domande che sono sorte dall’inchiesta di Firenze, come è doveroso rispondere alle critiche puntuali e le ragioni che hanno accompagnato le scelte mie e del ministero”, ha detto Lupi. “Così come è stato deciso dalla conferenza dei capigruppo in Senato – ha aggiunto – mi auguro che si possa andare al più presto in Parlamento in modo che io possa dare le ragioni delle scelte compiute e rispondere in merito a quanto emerge dalle carte dell’inchiesta di Firenze”.

DA RENZI NON RICHIESTE DIMISSIONI. “Renzi non mi ha chiesto nessun gesto spontaneo”, ha spiegato Lupi a proposito delle sue eventuali dimissioni. “Chiederei scusa alla mia famiglia, agli amici e agli italiani – ha detto – se fosse riscontrato un qualsiasi gesto sbagliato o irresponsabile da parte mia. Io ritengo di non averne fatti. Se verrà dimostrato l’opposto ne prenderò immediatamente atto”.

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