Roma, 27 mar. (LaPresse) – Si è conclusa, dopo poco più di un’ora, la riunione del Consiglio dei ministri. Il Governo ha approvato il disegno di legge ‘Riforma della Rai e del servizio pubblico radiotelevisivo”. “Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl sulla riorganizzazione e la riforma della Rai. Si tratta di un lavoro di due generi: la redazione di un documento politico che racconta che cosa è per noi la Rai. Accanto a questo proponiamo alcune piccole modifiche che noi offriamo al dibattito parlamentare”, ha spiegato il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm. “Nessuno di noi – ha ribadito – vuole mettere le mani sulla Rai. Se la maggioranza politica vuole mettere le mani sulla Rai basta che stia ferma”. “Al Parlamento non imponiamo alcun decreto ma chiediamo di decidere nei tempi più stretti possibili”, ha sottolineato Renzi.
AL CAPO AZIENDA PIÙ POTERI E RESPONSABILITÀ – “Diamo al capo azienda qualche potere e qualche responsabilità in più. Tutte le riforme del Governo vanno più o meno in questa direzione”, ha affermato Renzi parlando del disegno di legge.
CDA DA 9 A 7 MEMBRI, 2 NOMINATI DA GOVERNO – Il cda della Rai passa da nove a sette membri, ha annunciato il presidente del Consiglio. “I dipendenti indicheranno il nome di un componente ed è la prima volta che una cosa del genera accade”, mentre “due componenti, saranno nominati dalla Camera, due dal Senato e due dal Governo”.
IN DDL DELEGA PER RIFORMA CANONE – Nel disegno di legge di riforma della Rai “c’è una delega volta a sciogliere il nodo” del canone, “vogliamo far sì che non ci sia un’evasione per cui cittadini onesti lo pagano e altri rifiutano di farlo”, ha sottolineato ancora Renzi.