Roma, 13 apr. (LaPresse) – “Un governo non ha il dovere e io credo che non sia mai opportuno che prenda posizioni e cerchi di dare una verità di Stato”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Gozi, a ‘Omnibus’, su La7 rispondendo a una domanda circa la posizione del governo italiano sul genocidio armeno ieri duramente condannato da papa Francesco. “Quando i governi hanno tentato di dare verità storiche – ha aggiunto – sono arrivate conseguenze negative”.
“Come Sandro Gozi dico che il genocidio c’è stato – ha proseguito il sottosegretario – ma il governo non ha preso una posizione ufficiale, perché non deve prenderla. Nessun governo lo ha fatto”. “C’è un solo punto – ha proseguito Gozi – su cui l’umanità e i governi non possono scherzare ed è quello della Shoah. Quella è una verità storica assoluta”.
“Crediamo che il dialogo e i negoziati siano molto più utili a risolvere i problemi” tra Turchia e Armenia, ha detto ancora il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, “che il muro contro muro”, ma “le parole del Papa certamente irritano moltissimo Ankara, così come è successo quando i francesi hanno detto cose simili. E’ la solita e importante questione della lettura della storia. Non c’è una verità storica assoluta. Per evitare le divisioni tra chi, come i turchi, crede ci siano state molte vittime, ma che non si sia trattato di uno sterminio, e chi, come il Papa e altri, ritiene che ci sia stato un genocidio degli armeni – ha concluso Gozi – è meglio guardare ai problemi di oggi della Turchia e aiutare a risolverli”.
AMBASCIATA TURCA: PAROLE PAPA SONO STRUMENTALI. L’ambasciata della Turchia in Vaticano ha definito “inaccettabile” la dichiarazione del Papa sul genocidio armeno, affermando che “la storia è stata strumentalizzata a fini politici”. Il fatto di riferirsi al massacro del 1915 con il termine di genocidio, si legge, è una “calunnia”. “Papa Francesco, con le sue dichiarazioni, si è riferito ai tragici fatti che hanno avuto luogo in Bosnia e Rwanda come a ‘omicidi di massa’, riconosciuti come genocidio dai tribunali internazionali. Tuttavia, ha chiamato i fatti del 1915 ‘genocidio’, nonostante l’assenza di una sentenza giuridica”, afferma il comunicato. Aggiunge che le parole del pontefice “contraddicono i fatti storici e legali”.
PAPA FRANCESCO: FU PRIMO GENOCIDIO XX SECOLO. Ieri il Santo Padre, nel corso della messa celebrata proprio per ricordare quanto accaduto agli armeni durante la prima guerra mondiale, aveva parlato del “primo genocidio del XX secolo”, spiegando che si trattò di “un vero martirio del vostro popolo, nel quale molti innocenti morirono da confessori e martiri per il nome di Cristo”. “Non vi è famiglia armena – aveva detto il pontefice – ancora oggi che non abbia perduto in quell’evento qualcuno dei suoi cari: davvero fu quello il ‘Metz Yeghern’, il ‘Grande Male’, come avete chiamato quella tragedia. In questa ricorrenza provo un sentimento di forte vicinanza al vostro popolo”.
TURCHIA: INACCETTABILI LE PAROLE DEL PAPA. La Turchia, dopo le parole di Papa Francesco, aveva convocato immediatamente l’ambasciatore vaticano e il governo di Ankara si era detto “profondamente deluso e dispiaciuto” per le dichiarazioni di Bergoglio. “Le dichiarazioni del Papa, che sono lontane dai fatti storici e giudiziari, non sono accettabili”, era stata l’affermazione del ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu.