Roma, 20 apr. (LaPresse) – “Quello che sta avvenendo in queste ore nel mediterraneo è molto più di un naufragio, è un grave momento di crisi umanitaria che come tale va affrontata e gestita e richiede una risposta solida da parte di tutta la comunità internazionale”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi dopo l’incontro con il primo ministro di Malta, Joseph Muscat, fissato a seguito dell’ultima tragedia avvenuta nel Canale di Sicilia. “Non possiamo consentire – ha proseguito Renzi – che si faccia commercio di vite umane. Noi li andremo a prendere e li prenderemo”.

DURO ATTACCO CONTRO GLI SCAFISTI. Uno dei punti rimarcati dal premier è quello della lotta agli scafisti, che continuano a lucrare senza sosta sui viaggi dei migranti. “Il fatto che in queste ore – ha sottolineato Renzi – vi sia una escalation di spedizioni, perché così le chiamano gli scafisti, è il segno che siamo in presenza di un’organizzazione criminale che sta facendo tanti soldi”. Ma proprio per questo è necessaria una reazione forte e solida, soprattutto a livello internazionale. “Non ci arrendiamo agli schiavisti – ha ribadito il presidente del Consiglio -. Non possiamo pensare di lasciargliela vinta, avremo una responsabilità verso la storia”. “Nelle prossime ore – ha poi aggiunto – è fondamentale che il Consiglio europeo sia il luogo in cui dimostrare che non è solo un problema di Malta o dell’Italia. Se hanno a cuore il destino degli esseri umani non possono accettare che siano costretti a morti atroci, magari chiusi a chiave in una stiva”.

IL RIFERIMENTO POLEMICO A SALVINI. Chiaro, in un passaggio della conferenza, il riferimento del premier al leader della Lega Matteo Salvini. “Chi è impegnato nei soccorsi – ha dichiarato Renzi – merita il giusto riconoscimento senza aprire quelle polemiche che tenta di fare qualche politico a caccia di voti ma a secco di cuore”.

MUSCAT: UE UNITA CONTRO CRIMINALI. “Credo che sia il momento per l’Europa di fare squadra. Se non lo farà la storia la giudicherà in modo molto cattivo”. Questa una delle dichiarazioni del primo ministro di Malta, Joseph Muscat, che ha sottolineato come gli organizzatori delle traversate non siano affatto “dei dilettanti”. “Se i numeri sono attendibili – ha aggiunto – chi ha organizzato quel viaggio della morte ha intascato tra 1 a 5 milioni di euro”. Secondo Muscat si sta “lavorando per fermare questi criminali”, ma bisogna fare di più. Il modello, ha suggerito il primo ministro maltese, potrebbe essere quello “delle missioni internazionali contro la pirateria”. Infine il riferimento agli sforzi fatti dall’Italia per arginare l’emergenze. “Non credo – ha dichiarato – che l’Italia possa fare di più. Non una vita in più poteva essere salvata”.

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