Roma, 30 apr. (LaPresse) – “L’apparato di sicurezza è degno del grande evento che ci accingiamo a inaugurare”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a Rtl, commentando le misure prese in occasione dell’apertura di Expo. In servizio, ha spiegato, ci sono “3796 unità”, di cui 1238 “a disposizione della provincia di Milano per l’operazione ‘Strade sicure'”. Inoltre, ha riferito Alfano, “ci sono 600 uomini dell’esercito impiegati nella vigilanza di 490 obiettivi sensibili in tutta la provincia”. “Abbiamo speso le nostri migliori energie e i nostri migliori uomini – ha proseguito Alfano – e l’antiterrorismo ha fatto tutte le indagini preventive. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare per garantire la sicurezza di Expo”.

“SIAMO SUL PEZZO”. Alfano ha spiegato che “tutto quello che abbiamo fatto dimostra che la sicurezza e il sistema di prevenzione funzionano. Abbiamo bloccato persone che volevano fare male a Milano e all’Expo e speriamo che non ci sia bisogno” di intervenire ancora. “Sappiamo – ha concluso – che questi sono eventi che richiamano l’attenzione dei violenti e il nostro sistema di prevenzione è allertato. Siamo molto sul pezzo”.

“NO EXPO? NESSUNO HA IL DIRITTO DI SFASCIARE MILANO”. Il ministro dell’Interno, commentando le manifestazioni di protesta degli antagonisti e dei No Expo contro l’Esposizione universale che si apre domani, ha ricordato che “abbiamo il dovere di garantire il diritto a manifestare, ma non c’è il diritto di sfasciare la città e rovinare la manifestazione e la festa di tutti gli altri. Saremo severissimi e durissimi”. “Lo Stato – ha concluso Alfano – e l’Italia sono molto più forti di chi vuole violare le nostre regole”.

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