Roma, 2 mag. (LaPresse) – Il disegno di legge ‘Buona scuola’ riscalda anche Montecitorio oltre che le piazze. Il provvedimento infatti, all’esame della commissione Cultura della Camera, avrà a partire già da domani, domenica 3 maggio, un’accelerata per arrivare in aula il 15 maggio. Giovedì scorso infatti la presidente Laura Boldrini ha proposto nel corso della conferenza dei capigruppo della Camera come data per il voto finale sul provvedimento il 19 maggio, proposta che sarà votata lunedì dalla stessa assemblea (il governo aveva proposto invece il 14 maggio, ndr.). I tempi ristrettissimi, visto che il ddl dovrà passare anche in Senato, hanno quindi costretto la vicepresidente della commissione Cultura, Flavia Nardelli, a stabilire un timing serratissimo. Si ricomincia quindi domani a partire dalle 10 e per tutta la giornata e poi lunedì dalle 9 alle 12, quando si sospenderà per le votazioni degli ordini del giorno all’Italicum.

Qualora l’aula accogliesse la proposta della capigruppo scatterà anche la tagliola degli oltre 2 mila emendamenti. Come anticipato dalla stessa vicepresidente infatti sarà consentito a ogni gruppo di presentare un massimo di 2 norme di modifica ad articolo. Per un massimo di 48 proposte a partito. La stretta non è piaciuta al Movimento 5 Stelle che ha abbandonato i lavori della commissione per protesta e ha annunciato che parteciperà allo sciopero del mondo della scuola indetto dai sindacati per il 5 maggio.

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