Torino, 9 mag. (LaPresse) – “L’Italia dà molto per la sicurezza internazionale, è sempre stata responsabile e si è impegnata anche in luoghi molto lontani come l’Afghanistan dove sono morte 54 persone. E oggi i rischi del Mediterraneo ci dicono che è proprio davanti a noi che dobbiamo agire. Siamo pronti a fare la nostra parte. Però nel momento in cui i rischi sono più evidenti per noi, come siamo stati solidali con gli altri, non vogliamo essere lasciati soli: l’Italia vuole fare la propria parte da protagonista, come abbiamo fatto in Libano, possiamo farlo in Libia”. Così la ministra della Difesa Roberta Pinotti al convegno dal titolo ‘Italiani alla guerra – A cent’anni dalle radiose giornate di maggio’. a Torino. “La Libia è l’epicentro ma tutta l’Africa è in difficolta’, ha aggiunto.
“Quella che abbiamo di fronte – dice Pinotti- non è una immigrazione economica ma un altro tipo di esodo che richiede una risposta immediata e non può essere affrontata solo dall’Italia. Il soccorso in mare è doveroso, ma non è la soluzione”, prosegue Pinotti. “Non possiamo accettare che criminali sfruttino la disperazione facendo fare viaggi ai migranti come schiavisti. Dobbiamo presto trovare una soluzione per la Libia”, ha aggiunto.
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