Milano, 29 mag. (LaPresse) – Il caso Ruby “è stato solo un processo per rovinare il prestigio del presidente del Consiglio in Italia e nel mondo. Ci sono riusciti” e “hanno costretto il mio governo a dare le dimissioni”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a Pomeriggio 5, commentando le motivazioni – rese pubbliche oggi – con cui la Cassazione lo scorso 10 marzo ha assolto definitivamente dalle accuse di concussione e prostituzione minorile.
Il caso Ruby è stato “un polverone che aveva solo lo scopo di far cadere l’ultimo governo eletto in Italia dal popolo italiano, ma ora ho ritrovato la mia serenità. Ma c’è stato lungo periodo di indignazione che mi impediva di dormire. Non pensavo di tornare in politica così presto, volevo attendere che la sentenza della corte di Strasburgo ribaltasse la sentenza con cui la sinistra era riuscita a farmi decadere da senatore e a rendermi in candidabile” ha continuato Berlusconi.
In questa campagna elettorale “sono stato accolto ovunque in modo fantastico, con una vicinanza e un affetto che mi hanno sempre commosso. L’affetto era molto più forte di due anni fa. Si vede che la gente ha assistito al mio martirio”.
“Renzi ha molti nemici dentro il Pd, che lo sopportano perché lo considerano un vincente. Ma se non si dimostra davvero vincente, potrebbe venire fuori una notte dei lunghi coltelli e lui potrebbe essere costretto a dare le dimissioni” ha detto Berlusconi. Le elezioni regionali “saranno la cartina tornasole della politica nazionale“.
Dalla crisi si esce coi moderati. “Io ho le idee chiare su come il Paese possa uscire da una crisi che è stata determinata dalle politiche delle sinistre. La soluzione è che i moderati, che sono persone di buon senso e amano la libertà, dovrebbero capire che devono passare da maggioranza numerica ad essere una maggioranza politica organizzata. Penso a grande casa che contenga tutti i moderati. Devono imparare a votare non frazionandosi in partitini ma, con intelligenza, per il partito più grande”
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