di Benedetta Dalla Rovere

Milano, 5 giu. (LaPresse) – E’ arrivato alle 11, puntualissimo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella questa mattina al sito di Expo, per la sua visita in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente. Ad accompagnarlo c’era la figlia Laura. La prima tappa è stata a Padiglione Italia, dove ad accoglierlo c’erano i ministri dell’Agricoltura Maurizio Martina e dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Con loro, anche il commissario unico di Expo Giuseppe Sala, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e la presidente di Expo e commissario di Padiglione Italia Diana Bracco.

Nel corso della mattinata, Mattarella ha visitato anche Cascina Triulza, spazio dedicato al volontariato e la terzo settore, dove lo aspettavano i sindaci premiati da Legambiente con le Cinque Vele e i ragazzi del servizio civile, poi ha fatto un breve passaggio sul Decumano, tra lo stupore dei molti visitatori dell’Esposizione Universale. Qui ha stretto la mano allo scenografo vincitore del premio Oscar Dante Ferretti davanti all’installazione del ‘Mercato della Frutta’, che riproduce un banco medievale. La vista è quindi proseguita al Padiglione Zero, che ha molto apprezzato. Expo, ha detto il capo dello Stato “mi è piaciuto moltissimo”, confessando di aver apprezzato in particolar modo “i sistemi tecnologici avanzati che sono straordinari”.

Al termine della sua visita, Mattarella ha salutato le autorità presenti e in un lungo intervento, ha toccato tutti i temi dell’Expo. “Nutrire il pianeta è la sfida epocale che abbiamo di fronte – ha detto – vuol dire anche restituire alle successive generazioni l’energia della vita che ogni giorno prendiamo in prestito. L’Expo di Milano – ha aggiunto – è anche per questo il luogo migliore dove celebrare la Giornata mondiale dell’Ambiente: legame sempre più stringente fra alimentazione e ambiente”. Per il capo dello Stato “la sostenibilità è condizione stessa della pace”.

In platea ad ascoltarlo c’erano, tra gli altri, il presidente del Bie Vicente Loscertales, Achim Steiner, sottosegretario generale delle Nazioni Unite e Direttore Esecutivo dell’Unep, oltre ai ministri dell’Ambiente Gian Luca Galletti e dell’Agricoltura Maurizio Martina, oltre al sindaco Giuliano Pisapia, al presidente della Regione Roberto Maroni, all’ex presidente del Brasile Lula e al calciatore ivoriano Yaya Touré.

Il presidente Mattarella, che questa mattina ha sottoscritto la Carta di Milano, ha sottolineato come il documento abbia “un grande valore etico e politico” perché “indica obiettivi cruciali, chiede cambiamenti forti, lancia proposte ai governi e agli organismi internazionali, delinea impegni per i cittadini. Speriamo – ha aggiunto -la sottoscrivano in molti”. “Siamo orgogliosi della nostra Expo e vogliamo che produca frutti importanti, a beneficio di tutti”, ha aggiunto Mattarella sottolineando come i sei mesi di Expo siano anche una “opportunità e sfida per tutti, per l’Italia anzitutto che ha messo la sua capacità organizzativa al servizio di un grande progetto“. E ricordando come Milano abbia avanzato la propria candidatura 10 anni, Mattarella ha tenuto a sottolineare l’impegno “bipartisan e di lungo termine dell’allora sindaco di Milano, Letizia Moratti, e del presidente del Consiglio di allora, Romano Prodi”.

Nel corso dell’intervento del presidente della Repubblica non sono mancati gli accenni alle potenzialità offerte dalla “green economy“. “Expo – ha detto – sta dimostrando che l’Italia vuole dare il meglio anche in questo campo”. Tra le sfide più importanti c’è anche la riduzione degli sprechi: “non è tollerabile che ogni anno più di un miliardo di tonnellate di cibo si disperdano – ha spiegato Mattarella – è possibile fare in modo che i prodotti invenduti, in prossimità della scadenza, vengano distribuiti tra chi ha bisogno e non ha reddito sufficiente. Alcuni progetti di solidarietà stanno dando risultati positivi: occorre estenderli, valutando come intervenire con strumenti legislativi di sostegno”.

Mattrella ha anche affrontato il tema delicato dell’immigrazione. “Dobbiamo affrontare le nuove migrazioni con saggezza ed umanità accogliendo chi fugge e stroncando traffici indegni ma anche puntando sulla cooperazione”, ha detto. E sulla corruzione il Capo dello Stato ha ribadito quanto questa sottragga “diritti e libertà a ciascuno di noi. Al termine della mattinata, Mattarella è ripartito per Roma.

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