Roma, 15 giu. (LaPresse) – Situazione sotto controllo a Ventimiglia dove da giorni si accalcano i migranti che provano ad attraversare il confine diretti in Francia. Secondo quanto spiega la polizia non ci sono tensioni. Al momento sono circa 60 i profughi che stanno protestando sugli scogli della cittadina di frontiera mentre altri cento sono in stazione. I numeri sono molto variabili: nella notte nel campo allestito vicino ai binari i profughi assistiti sono stati 300.
Da Parigi arriva il monito al governo italiano: “Vengano rispettati le regole della Ue sull’immigrazione”, una posizione non condivisa dal ministro dell’Interno Alfano
Le immagini di Ventimiglia “sono un pugno in faccia all’Europa. Domani sarò in Lussemburgo” per la riunione dei ministri dell’Interno dell’Ue “e porterò nel cuore quelle immagini”. Così è interventuo sul tema degli sbarchi il ministro dell’Interno Angelino Alfano, durante la trasmissione Agorà su Raitre. “Sono migranti – ha sottolineato il titolare del Viminale – che vogliono andare in Europa e considerano l’Italia un paese di transito”.
Una situazione che, secondo il ministro, si potrebbe allargare: “La Lega Nord ha detto ‘chiudiamo Schengen‘. Quello che è successo a Ventimiglia è solo l’aperitivo di quello che succederebbe se si applicassero le ricette della Lega”.
Fare delle distinzioni. “Noi dobbiamo distinguere i migranti che hanno diritto all’asilo e chi non ce l’ha, quelli che hanno questo diritto devono essere distribuiti in Europa equamente. Gli altri devono essere rimpatriati” ha continuato il ministro. Tutti i paesi Europei, ribadisce il titolare dell’Interno “se li devono prendere, gli altri devono essere rimpatriati” un processo però che “si deve basare su accordi firmati dall’Europa e non dalla sola Italia”.
Stabilizzare la Libia. “Bisogna stabilizzare la Libia, altrimenti il conto lo dobbiamo pagare noi”- ha sottolineato Alfano – “Gli immigrati non si vogliono fare identificare in Italia con le impronte digitali perchè hanno paura di non poter più scappare e andare in Europa”.
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