Roma, 16 giu. (LaPresse) – “Credo che il dato elettorale dimostri che noi abbiamo bisogno di rimettere mano al Partito democratico soprattutto nei territori per renderlo più simile a quello che i nostri elettori si aspettano. Troppo spesso il partito è ostaggio degli egoismi dei notabilati locali che lo sequestrano ai cittadini che invece ne avrebbero bisogno”. Così il presidente del Pd Matteo Orfini in Transatlantico alla Camera. “Noi – ha proseguito – dobbiamo costruire un partito democratico che sia strumento per i cittadini e non per chi lo dirige, un po’ come stiamo facendo a Roma”.

“Le primarie sono uno strumento che può essere usato e non usato. Ci sono momenti in cui magari attraverso le primarie tu scegli una candidatura che piace molto al circuito ristretto dei tuoi militanti ma poco alla città, invece, se un partito è forte, a volte può anche decidere di non fare le primarie. Non le abbiamo fatte in Piemonte e nel Lazio, abbiamo scelto Chiamparino e Zingaretti, tutti erano d’accordo, e hanno vinto benissimo in situazioni difficili” ha sottolineato Orfini.

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