Milano, 18 giu. (LaPresse) – “Il problema non è il Papa. La chiesa fa molto con oratori, parrocchie e missioni all’estero. Bisogna distinguere fra rifugiati e clandestini. Non penso ci sia una tendopoli in Vaticano. Io rispetto tutti, ma chiedo rispetto. L’Italia sta facendo anche troppo”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, di fronte alla sede Avis di Milano in zona Lambrate, prima di entrare per donare il sangue. “Il Papa fa il Papa. Io sono un peccatore. Sono stufo di chi fa la morale a spese degli altri”, ha aggiunto.
SALVINI: MIO SANGUE VADA A STRANIERO-. “Donare il sangue è gratuito, volontario e anonimo. Spero che il mio sangue vada ad uno straniero che ne ha bisogno. Io lo dono da quando ho 18 anni, non mi interessa a chi va. Il bello è che va a qualcuno che ne ha bisogno. Da cittadino dono il sangue e mi posso permettere di volere che vada a chiunque casualmente. Mentre da amministratore pubblico rispondo a chi mi paga lo stipendio, quindi ai cittadini italiani”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, di fronte alla sede Avis di Milano in zona Lambrate, prima di entrare per una donazione.
CONTRO IL MURO IN UNGHERIA-. “Non mi piacciono i muri come fanno in Ungheria, ma mi piacerebbe che fossero rispettate le leggi che ci sono. Accogliere i rifugiati veri e rimpatriare quelli finti. Che cosa bisognerebbe fare? Difendere i confini come fanno gli altri. Se l’Europa se ne frega, sospendere i pagamenti all’Ue”.
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