Roma, 18 giu. (LaPresse) – “Non ho mai avuto dubbi e non ho mai cambiato idea, sono qui per stare fino al 2023”. Lo ha annunciato il sindaco di Roma Ignazio Marino, ribadendo così non solo la volontà di non dimettersi, dopo gli scandali che hanno coinvolto la città con l’inchiesta Mafia Capitale, ma anche di ricandidarsi e auspicabilmente vincere le prossime amministrative. Il sindaco esclude, così, la possibilità di dimissioni, parlando metaforicamente del suo lavoro: “Io aspetto che il paziente esca dalla sala operatoria prima di giudicare come è andato l’intervento per poi abbracciarlo” se il risultato è positivo.

“Finalmente possiamo indicare dei cambi radicali in una delle aziende principali della nostra città. Abbiamo interrotto il circuito perverso che aveva coinvolto cattiva politica, affari e mondo criminale. Con la nuova dirigenza dell’Ama abbiamo voltato pagina”. Continua Marino. “Comprendo che quello che abbiamo fatto e stiamo facendo ha portato anche grandi disagi, perché abbiamo interrotto questo legame – ha continuato Marino – e abbiamo dovuto resettare tutto, come quando col computer lo schermo si vede nero. Adesso siamo nelle condizioni di riniziare, pulire questa città e non solo metaforicamente. Ogni singolo euro verrà speso per il bene dei cittadini e non per riempire le tasche di affaristi e criminali”.

Marino ha poi parlato dell’ex ad di Ama, Panzironi: “Chiesi subito le sue dimissioni. Non immaginavo che poi sarebbe stato arrestato, ma ci arrivavo circa due anni prima della magistratura – anche se non è una gara – a capire che non era una persona adatta per un’azienda del Comune”.

“Il nostro lavoro di pulizia si deve ora accompagnare anche a un risveglio del senso civico – ha concluso il sindaco di Roma – dobbiamo far vedere qual è il vero volto di Roma e dei romani. Chiedo alla mia giunta, ai partiti della mia coalizione e alla mia città un grande sforzo perché Roma sia una capitale d’Europa e del G7”.

Marino “Dimettiti”.E intanto sono due le contestazioni fatte dai cittadini romani in piazza del Campidoglio. Chiedono a Marino di dimettersi. Una viene organizzata da Ncd ed è definita come una “maratona” per richiedere le dimissioni del sindaco Marino. Alcuni deputati e consiglieri presidiano – in pianta stabile – il Campidoglio in occasione dei consigli comunali e delle conferenze stampe di Marino. Un’altra protesta viene organizzata per un concorso della polizia municipale che alcuni dei partecipanti alla prima prova ritengono “falsato”.

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