Atene, 5 lug. (LaPresse) – “È la prima volta che un governo fa scegliere una questione tanto importante al popolo. Al di là di quello che sarà il risultato, è un esempio stra-positivo, che ci auguriamo di poter emulare anche in Italia. Perché questo significa democrazia”. L’ha detto oggi ad Atene, il deputato del Movimento 5 stelle, Alessandro Di Battista. Una delegazione pentastellata si è recata nella capitale greca, fra cui Grillo e il senatore Mario Giarrusso e Di Battista, e altri parlamentari 5 stelle vi giungeranno domani per sostenere la battaglia per il “no” nel referendum che si svolgerà nello Stato greco e in cui i cittadini sono chiamati a dire ‘sì’ o ‘no’ alla proposta di accordo dei creditori internazionali.
Il parlamentare grillino ritiene che in Italia si sia già vissuta una condizione simile a quella greca. “La viviamo tutti i giorni. Renzi, obbligato da Troyka e Banca centrale europea – chiarisce Di Battista – ha dovuto fare riforme come quelle del Jobs Act, del Senato e della buona scuola. Se queste riforme sono state così tanto applaudite dalla Merkel, un motivo ci sarà. Il punto è che è stato messo lì dal potere centrale, dalle banche. Oggi il Partito Democratico è diventato una banca: risponde a interessi che non sono dei cittadini, ma dei gruppi finanziari”. Il parlamentare 5 stelle spiega, inoltre, che sono state “raccolte delle firme per una legge di iniziativa popolare, che speriamo possa portare a un referendum consultivo sull’euro. A poco a poco stiamo costruendo la democrazia diretta”.
“Mi auguro – ha aggiunto Di Battista – che l’eventuale vittoria del ‘No’ possa rafforzare dal punto di vista del peso contrattuale il governo di Syriza, che possa strappare un migliore accordo con la Troyka. Come 5 stelle crediamo che euro e austerità siano le facce di una stessa medaglia. Non ci si può liberare dalle catene dell’una, senza liberarsi da quelle dell’altra”.
Al di là di quello che sarà il risultato, il Movimento 5 stelle ritiene che sia importante essere ad Atene in questo momento storico. “Se in Italia ci avessero detto di votare un referendum prima della legge Fornero – precisa il deputato – sarebbe stato bello vedere il risultato”. Sulla percezione della Grecia che si ha dall’Italia, Di Battista è convinto che la situazione del Paese sia stata descritta da “alcuni media italiani come quella di un posto sull’orlo dell’Apocalisse. È un Paese in difficoltà, ma noto un terrorismo mediatico riguardo a questo referendum che fa capire che indirlo sia stata una scelta corretta”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata