Roma, 7 lug. (LaPresse) – “Il governo italiano deve rompere gli indugi, deve diventare protagonista di questa fase, cercando a ogni costo un accordo con Tsipras, perché il nostro sarebbe il Paese più colpito da una eventuale Grexit”. Così l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, intervistato dal quotidiano La Stampa. L’uscita di Atene dall’Ue potrebbe portare con sé anche “un rapido contagio politico”, con il rischio che alle prossime elezioni in autunno “la Spagna passi in mano agli antieuropeisti e poco dopo lo stesso destino possa colpire l’Italia”, con la vittoria di Grillo e Salvini.

“Oramai – continua Letta – si è capito che un’Europa a metà servizio fallisce e dunque servono le due velocità. Sul binario meno veloce, l’Unione attuale a 28 Paesi, senza ulteriori processi di integrazione, per favorire una piena e convinta permanenza al suo interno della Gran Bretagna. Sull’altro, l’Europa della zona euro che deve accelerare il percorso di integrazione”. Per il momento la trattativa tra Atene e i creditori è tutta in salita: “Il referendum ha oggettivamente rafforzato Tsipras, che al tempo stesso – allontanando Varufakis – ha dimostrato duttilità. E d’altra parte i leader europei non hanno detto game over. Entrambe le parti hanno fatto il loro gioco, ora l’esito sta soprattutto nelle mani di Tsipras”, conclude l’ex premier.

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