Rho Pero (Milano), 9 lug. (LaPresse) – “Vorrei dare il benvenuto ad Expo a tutti i delegati di tutte le agenzie di controllo presenti. Questo è un momento di confronto tra i sistemi di sicurezza mondiale unico, dovuto a una grande intuizione del generale Cosimo Piccinno (comandante dei Nas morto a giugno, ndr), che ha avuto una grandissima idea di utilizzare Expo per fare il punto sulla sicurezza alimentare nel mondo e capire dove si stava andando su salute e alimenti. Abbiamo incentrato il programma sul cibo come elemento primario per la prevenzione, considerato come elemento di vita”. Lo ha detto la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, in collegamento video con l’Auditorium di Palazzo Italia, a Expo, dov’è in corso il convegno ‘Contrastare il crimine alimentare, rafforzare la sicurezza alimentare’ organizzato dal ministero della Salute, dal dicastero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e dall’arma dei carabinieri.
Il nostro obiettivo, ha aggiunto Lorenzin, “non è solo curare le persone, ma fare in modo di realizzare politiche sanitarie trasversali al nostro stile di vita. Non solo nutrire il pianeta, ma come nutrirlo. La qualità diventa un elemento fondamentale“. Questioni chiave sono la “sicurezza del cibo e la qualità dell’alimentazione. L’Italia ha nella propria tradizione una diversità di proposte alimentari con il made in Italy e la dieta mediterranea”, ha ricordato Lorenzin. “Il contrasto alle frodi alimentari è un elemento di primissimo valore – ha poi spiegato -.
Abbiamo costituito un sistema ‘one health’: salute delle persone ma anche dei cibi e degli animali. Nel sistema agro-alimentare questo diventa una chiave di successo. Expo è la grande vetrina della fantasia della diversità degli alimenti. Lo scambio fra le tradizioni in cucina diventa un elemento fondamentale in un periodo storico delicato come quello che stiamo vivendo”, ma dobbiamo sottolineare che i nostri “prodotti sono conosciuti, amati, sicuri”.
“Nel solo 2014 – ha concluso Lorenzin – sono state effettuate oltre 170mila ispezioni in 287.823 unità operative e alimentari con un 17% di irregolarità. Abbiamo centinaia di migliaia di controlli nei nostri stabilimenti. La frode alimentare è un nemico da battere, perché rappresenta anche una ferita alle nostre culture e alle nostre tradizioni. Il confronto con le polizie e le autorità degli altri Stati fa sì che da Expo nascano nuove linee guida da adottare nei singoli Paesi”.
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