Torino, 17 lug. (LaPresse) – “Abbiamo affidato la nostra vita a persone che non sanno nulla della vita” e che “sono malate di alessitimia, la difficoltà a riconoscere le emozioni degli altri: dolore, piacere, gioia”. Così, sull’edizione di domani del Financial Times, Beppe Grillo si riferisce alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, colpevoli di aver “stretto l’economia europea in una morsa”. In un lungo colloquio con il quotidiano economico, il leader del Movimento 5 Stelle commenta a ruota libera la crisi greca che ha investito il Vecchio Continente: “Non importa se ‘queste persone’ devono ridurre alla fame decine di milioni di persone per equilibrare i conti”, dice l’ex comico, che da tempo chiede un referendum sull’euro in Italia. “Siamo entrati unione monetaria da un giorno all’altro e ci hanno detto che era per il nostro bene – aggiunge -. Da allora, però, tutti i nostri indicatori economici, sociali e finanziari sono peggiorati”.

La vittoria del ‘no’ sostenuto dal premier greco Alexis Tsipras, sostiene Beppe Grillo, “ci ha aiutato a chiarire l’idea che queste decisioni dovrebbero essere prese dal popolo, non dagli altri”. Parlando del Movimento che negli ultimi due anni ha visto crescere rapidamente il consenso dei cittadini, il leader spiega che “questa è la nostra rivoluzione: mettere le persone oneste dove dovrebbero essere. Poi loro si circondano di altre persone oneste”. Il problema, aggiunge, è che “i corrotti non pensano di essere corrotti. Coloro che usano fondi pubblici per i propri affari personali, pensano che quel denaro sia di loro proprietà. E ci comprano champagne, cene, vibratori o buoni benzina”.

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