Roma, 30 lug. (LaPresse) – Dai sette giorni di sospensione a Diego De Lorenzis del Movimento 5 Stelle a una lettera di censura a Sel. L’Ufficio di presidenza della Camera nella riunione di oggi ha stabilito le sanzioni nei confronti di coloro che hanno infranto il regolamento di Montecitorio. Cartellino rosso per Diego De Lorenzis del Movimento 5 Stelle, che aveva urlato “collusa” alla presidente della Camera, Laura Boldrini, durante la seduta del 28 aprile. La proposta dei questori era inizialmente di tre giorni “per espressioni irriguardose”, ma dopo averlo ascoltato in audizione, e non aver riscontrato un ripensamento, i questori e la presidente hanno proposto sette giorni di sospensione.
Ad Adriano Zaccagnini, deputato di Sel, sono stati invece dati due giorni di sospensione per aver lanciato, durante la seduta del 10 febbraio, fascicoli verso i banchi del governo mentre era in corso la discussione sul ddl di Riforme costituzionali. Inizialmente la proposta dei questori era una sospensione di tre giorni. Ancora punizioni per “espressioni irriguardose”. Questa volta sanzionate con una lettera di censura indirizzata ad Angelo Tofalo, che il 20 maggio aveva urlato alla presidente Boldrini “Lei è pazza”. Dopo averlo ascoltato, i questori hanno deciso di passare da un’iniziale proposta di sospensione di tre giorni a solo una lettera di censura. Tofalo si sarebbe giustificato ricordando il clima di tensione che si respirava in quei giorni.
Anche Forza Italia è interessata da cattiva condotta. Antonio Palmieri, che il 13 maggio ha votato al posto del collega Luca Squeri, ha avuto tre giorni di sospensione. La proposta era di quattro. Infine, si arriva all’episodio del lancio dei crisantemi, inscenato da Sel in Aula quando il governo ha posto la fiducia sulla legge elettorale. Al capogruppo è stata inviata una lettara di censura. Queste sanzioni sono state approvate con i voti favorevoli di tutto l’ufficio di presidenza, tranne due astensioni.
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