Roma, 30 lug. (LaPresse) – Parlando delle vicende italiane in occasione della cerimonia del Ventaglio al Quirinale, il capo dello Stato ha detto che “il presidente della Repubblica non è un uomo solo al comando, cosa che non è possibile in democrazia”. “Mi auguro che il processo delle riforme vada in porto dopo decenni di tentativi. Ovviamente – ha precisato Mattrella – non entro nel merito delle scelte del Parlamento, che ha la piena sovranità”. “Non si può pensare che il presidente della Repubblica possa bloccare scelte politiche che competono a Governo o Parlamento. Il presidente non dispone di un potere di veto, può solo chiedere al Parlamento un riesame e soltanto quando risconti un chiaro contrasto con la Costituzione”, ha detto Mattarella.
Parlando proprio delle Aule, il capo dello Stato ha fatto riferimento al Ventaglio oggetto della cerimonia: “Il Ventaglio non viene regalato per il caldo estivo, ma per i momenti ‘caldi’ del dibattito parlamentare. Io, prendo a prestito la metafora calcistica, non ho motivo di lamentarmi del comportamento dei giocatori”. “Certo, ci sono state turbolenze, momenti di tensioni – ha spiegato Mattarella – intemperanze nate per dare maggiore forza alle proprie idee. Rinnovo quindi con fiducia l’invito ai giocatori a comportarsi con correttezza”.
“Ogni presidente della Repubblica ha le sue idee, anche io ho le mie, ma ho il dovere di accantonarle – aggiunge – perché se le scelte sono fatte da organi previsti dalla Costituzione devo rispettarle e le rispetterò sempre”.
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