Roma, 1 ago. (LaPresse) – “Renzi dice che nel sindacato ‘girano più tessere che idee’. Le tessere sono il simbolo della libertà: i cittadini, liberamente, decidono di associarsi per un fine comune e per ottenere contratti, tutele e servizi. Evidentemente, il nostro premier, immerso in un humus culturale individualista, fa fatica a concepire il valore della libertà di associazione”. Così il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, in una nota, replica al presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Per il leader della Uil, “che il sindacato abbia ancora tante tessere è un bene per la democrazia, un indice di vitalità del Paese e un segno che il sindacato stesso è ancora fortemente rappresentativo e la sua funzione è ancora giudicata utile: un’ulteriore riprova di tutto ciò è che quando si svolgono le elezioni per le Rsu vi partecipa, mediamente, l’85% dei lavoratori”. “Quanto alle idee – aggiunge Barbagallo -, se si degnasse di ascoltarci, ne avremmo da proporgliene: un nuovo modello contrattuale fondato sul Pil e sulla crescita, lo sciopero virtuale, la flessibilità in uscita per gli anziani e la stabilità per i giovani, la riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati. Sono, queste, solo alcune delle proposte le cui modalità di attuazione vorremmo tentare di spiegargli, se ce ne desse l’opportunità”.
“Noi – afferma Barbagallo – abbiamo invitato Renzi a partecipare all’assemblea nazionale della Uil che si svolgerà a settembre a Bari: se ha voglia di confrontarsi con noi su questi temi, batta un colpo. Infine, fossi in lui, piuttosto che provare a regolamentare i sindacati con altre leggi che rischiano di essere incostituzionali, mi preoccuperei di rivitalizzare i partiti dove, ormai, girano poche tessere e poche idee per fare uscire il Paese dalla crisi”.